Trafficata, caldissima, assolata. A tratti un pò pacchiana e caotica. Così a prima vista potrebbe apparire Alleppey o più correttamente Alappuzha che non chiameremo, come tanti, la Venezia d’Oriente per rispetto delle anime e delle diversità delle due città.
Alleppey è in realtà una graziosa e stupefacente città mercato, situata al centro di una delle aree meridionali dell’India più affascinanti e colorate: la regione lagunare dello stato del Kerala.
Attraversata da canali e punteggiata da eleganti palme da cocco, Alleppey è la regina delle backwaters del Kerala, una serie di cinque grandi laghi collegati da canali naturali e artificiali e alimentati da ben 38 fiumi.
Le backwaters sono il risultato di un processo di erosione delle onde e delle correnti che hanno formato un labirintico sistema di corsi di acqua che si snoda per oltre 900 chilometri.
Si tratta di un’area caratterizzata da un ecosistema unico.
L’acqua dolce dei fiumi incontra l’acqua salata del Mar Arabico e ad Aleppey vivono granchi, lontre, tartarughe, cormorani e i martin pescatore.
Selezionata tra le 50 destinazioni di una vita secondo il National Geographic Traveler, il Kerala e Aleppey offrono splendidi esempi di architettura keralese, templi e palazzi risalenti all’ultimo periodo dei Raj del XIX secolo unitamente a chiese cristiane siriane del primo secolo.
Gli innumerevoli corsi di acqua sono teatro, per la gioia di migliaia di turisti, delle famose regate serpente, che si svolgono su barche lunghe e strette che un tempo i governanti usavano per trasportare le truppe militari.
I corsi lungo cui si affaccia Aleppey sono anche costantemente percorsi dalle famose kettuvallams, le case galleggianti.
Un tempo semplici chiatte adibite al trasporto di grano e riso, oggi offrono crociere comode e suggestive per chi, qui ad Aleppey, la sera, spente le luci ed accese le lanterne, trova l’India che sempre aveva immaginato e desiderato.
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