Le Isole Galapagos, ma non solo.
Il Paese più bio-diverso al mondo e al centro del mondo.
E’ la Patria del “Buen Vivir”. Negli ultimi anni, è stato attraversato da una profonda rivoluzione spirituale partita dal presupposto che la vita si basa sulla felicità.
E così, nel Governo del Paese c’è persino un ministro che ha la delega al “Buon vivere”.
D’altra parte, l’Ecuador è da tempo considerato una specie di Paradiso terrestre. Situato alla metà del mondo (da qui passa la linea dell’Equatore) racchiude in sé quattro mondi: le isole Galapagos, l’Amazzonia, la costa del Pacifico e le Ande.
E’ per questo considerato il Paese più bio-diverso sulla terra per chilometro quadrato.
Le isole Galapagos sono in realtà un mondo a sé. A mille chilometri dalla costa, di origine vulcanica, sono tanto particolari da avere ispirato a Darwin la teoria dell’evoluzione della specie e da essere state chiamate dai primi esploratori “le isole incantate”.
La fauna unica al mondo che le abita in libertà lascia senza parole. A partire delle tartarughe giganti, da cui trae il nome l’arcipelago. A osservarle così da vicino nel loro ambiente naturale, a guardarle mentre mangiano, mentre si muovono con la loro lentezza, viene in mente il film “la storia infinita”.
E la sensazione di essere piombati in un mondo fantastico si intensifica mentre attraversiamo spiagge bianchissime sulle quali prendono il sole iguane gigantesche, dai colori improbabili: gialle, rosse, rosa.
E che dire di enormi uccelli con le zampe azzurre? E di grossi granchi color del fuoco sulle rocce nere?
Non pensate che buttandovi nelle acque cristalline la sensazione passi, anzi.
Nuotare tra razze e iguane marine, piccoli squali e 400 specie di pesci tropicali (di cui 50 endemiche), delfini e leoni marini, pinguini e tartarughe marine, non farà che accrescere il vostro stupore.
Anche perché, quello che su queste isole maggiormente colpisce, è che gli animali, sia sulla terra, sia in acqua, vivano l’uomo come una curiosa attrazione.
Per nulla intimoriti dalla sua presenza, mostrano tuttalpiù un certo fastidio a farsi fotografare… Anche perché non c’è bisogno di teleobiettivi per farlo… loro sono lì, intorno a voi, a pochi passi da voi.
Potreste toccarli, se non fosse proibito dalle regole del Parco Nazionale che comprende pressochè tutto il territorio dell’arcipelago.
Al di là della fauna, comunque, le Galapagos offrono paesaggi incantevoli e vari.
Si passa dall’aridità delle vallate vulcaniche con i loro contrasti cromatici e le loro spettacolari colate laviche, alle lussureggianti foreste equatoriali. E per chi vuole rilassarsi non mancano le spiagge coralline di sabbia finissima contornate di mangrovie e neppure le zone rocciose. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.
L’Ecuador, tuttavia, non è solo Galapagos. E’ vulcani. La cima del Chimborazo (6310 mt), oltre ad essere la più alta del Paese, poiché è proprio sull’equatore, è anche il punto più lontano dal centro della terra.
Sotto il suo gigantesco ghiacciaio sommitale, sulle pendici tipicamente andine, vivono centinaia di vigogne.
Altrettanto bello il Cotopaxi con il suo cono simmetrico.
L’area intorno al vulcano è protetta da un Parco Nazionale che comprende la Laguna Limpiopungo. Facendo una piacevole passeggiata attorno al lago è possibile osservare numerosi uccelli tra cui l’imponente condor e l’orostella, uno dei colibrì che volano ad altitudini maggiori in tutto il mondo. Ancora più spettacolare il cratere della Laguna Quilotoa.
Guardando dall’orlo dell’arido vulcano, 400 metri più in basso, un lago verde smeraldo si staglia contro le ripide pareti e occupa la bocca del cono. Tutt’intorno le vette innevate delle Ande.
Da non perdere anche il tragitto in treno lungo la Nariz del Diablo, un percorso su una parete rocciosa a dirupo che viene superata dal “Treno delle Ande” con emozionanti manovre a zig-zag. Il convoglio serpeggia anche lungo il “viale dei Vulcani” con panorami mozzafiato.
Forse un po’ turistico, ma indubbiamente spettacolare.
Nel Paese del “Buen Vivir” molto interessanti sono anche i centri abitati. A partire dalla capitale, Quito.
La città vecchia, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è uno dei centri storici d’epoca coloniale più suggestivi dell’America latina.
Elementi spagnoli si fondono con quelli moreschi e indigeni nelle chiese e nei palazzi. Tutt’intorno un dedalo di viuzze acciottolate, piene di vita e di rumori. Altrettanto bella, forse anche di più, la città di Cuenca (anch’essa patrimonio Unesco).
Ordinata e pulitissima, è famosa per il suo barranco, dove case pensili dei secoli scorsi sembrano essere sospese sopra il fiume Tomebamba che scorre tra le rocce. Da qui vengono, tra l’altro, i famosi cappelli “panama”, il cui nome trae in inganno. In realtà, come tengono a precisare con orgoglio gli abitanti di Cuenca, si chiamano Montecristi.
Una volta poco considerata, oggi vale assolutamente la pena di visitare Guayaquil. E’ la città più grande dell’Ecuador ed è il cuore commerciale del Paese.
La si raggiunge attraversando sconfinate distese di coltivazioni di banane e colpisce subito per la sua modernità e la sua vivacità. Sorge sulla riva del Guayas e il lungofiume, recentemente ristrutturato, è ricco di negozi, ristoranti e locali tipici. Molto pittoreschi i due quartieri storici Las Penas e Cerro Santa Anna, anch’essi completamente risistemati, con le casette dipinte di colori sgargianti e le stradine che si arrampicano fino alla cima di una collina da cui si gode di un rilassante panorama sulla città, soprattutto al tramonto.
L’Ecuador è molto altro: i suoi allegri abitanti, i suoi colori, i suoi suoni, la sua cucina (biodiversa come il territorio in cui viene prodotta). Ma è soprattutto un Paese che negli ultimi anni ha investito sul turismo, in modo sostenibile e intelligente.
Per questo ha saputo valorizzare il meglio di sé e offrire un luogo ideale per un viaggio che non delude.
1 Commento
Si va diffondendo anche nel nostro ormai piuttosto Vecchio Continente il sogno, la passione naturale che sembra promanare dagli incanti ed i paesaggi – territori, fauna, flora – di questi meravigliosi Paesi del Centro-Sud Americhe.
Un’attrazione sostenuta anche dalle mirabolanti prospettive di benessere e felicità anche per percettori nostrani di non immensi redditi o patrimoni.
Non v’è neppure bisogno di essere “pensionati d’oro” per poter aspirare a viverci in questi paradisi. Chissà,forse un tuffo nel “buen vivir” ecuadoriano allargherebbe ulteriormente le schiere dei sognatori del Centro America.
E speriamo intanto che non si tratti solo di una moda…in controtendenza in questo travagliato (e faticoso) mondo della Little Europe!