Nel 1954 colui che diventerà Papa Paolo VI affidò a un sacerdote salesiano di origini biellesi il compito di portare una riproduzione della Madonnina del Duomo di Milano sulle cima di un monte, ancora inviolato, in Patagonia. Quel monte era il Monte Sarmiento. Quel sacerdote era Padre Patagonia, al secolo padre Alberto De Agostini.
Fratello minore del più noto fondatore dell’omonima casa editrice, padre De Agostini da Pollone a 26 anni parte missionario per la Patagonia.
Di quei luoghi scrive: “E’ una verità indiscutibile che la Terra del Fuoco possiede paesaggi e panorami tanto grandiosi da poter competere coi migliori delle nostre Alpi; i suoi numerosi fiordi sono pari, se non superiori, a quelli tanto decantati della Norvegia e per quanto la rigidezza del clima lo permette, essa si può annoverare tra le più pittoresche regioni del mondo”.
Uomo di fede e di azione, esploratore e divulgatore, cartografo e geografo, animato da identico amore verso la Patagonia e i suoi abitanti, padre Alberto De Agostini nel 1955 conquista il Monte Sarmiento e nel 1957 realizza la prima scalata al Cerro Paine.
Il Cile gli ha dedicato per il suo amore di figlio adottivo, l’Alberto De Agostini National Park, il terzo per estensione e forse il meno conosciuto di tutto il Cile. Situato alle estreme propaggini della costa cilena, il Parco Nazionale De Agostini comprende anche una parte del canale di Beagle e la zona cilena della Terra del Fuoco.
Di una bellezza selvaggia e rara, le sue montagne ospitano ghiacciai come il Marinelli e il De Agostini e tra la moltitudine di canali, insenature e isole, in una baia dell’isola Navarino anche Charles Darwin incontrò le popolazioni autoctone.
La vera gemma dei 1500 ettari del Parco nazionale De Agostini restano i rocciosi Tucker Islets, un paradiso dove pinguini, cormorani, stercorari e gabbiani prosperano qui in grandi colonie.
Come grandi e piacevolmente chiassose sono le colonie di leoni marini, gli stessi che vi accompagneranno scortando la vostra barca sin da Ushuaia, dove vi sarete imbarcati per raggiungere il parco.
A padre Alberto De Agostini è dedicato anche uno dei fiordi più profondi della penisola di Brecknock, un fiordo di ben 35 km scoperto nel 1931 dall’intraprendente missionario biellese.
“Fra questa magnificenza e imponenza di paesaggio di un bello orrido e sublime, tra le sue genti, tra terre sferzate dal vento si mosse padre De Agostini”.
A ricordare Padre Patagonia, un parco straordinario, un ghiacciaio,un fiordo e un film alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010, ”Per questi stretti morire”.
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