Il lago Inle è uno dei luoghi da visitare nel corso di un viaggio in Myanmar. Si può dire che il lago Inle è la sintesi perfetta del Myanmar, della sua bellezza naturale, della sua popolazione e della sua storia millenaria.
Situato nel distretto di Taunggyi all’interno dello stato di Shan, nel cuore del paese, il lago Inle è il secondo specchio d’acqua dolce più grande del Myanmar, con una superficie di 116 chilometri quadrati.
Le rive del lago ospitano quattro cittadine principali e decine di villaggi più o meno grandi, alcuni dei quali composti da semplici casette di legno adagiate sull’acqua.
La popolazione è composta principalmente da membri dell’etnia intha, una delle 135 che vivono in Myanmar. Sono inoltre presenti gruppi di etnia taungyo, taungthu, Danu, Kayah, Danaw e Bamar.
Sono tante le particolarità del lago Inle che rendono questo luogo unico al mondo. Basti pensare al fatto che qui vivono 30 specie endemiche, compresi nove tipi di pesci.
Sulle acque del lago vi capiterà poi di ammirare i pescatori che procedono con il loro stile tradizionale di navigazione, che prevede di stare in piedi sulla poppa su una gamba utilizzando l’altra gamba insieme al remo per darsi la spinta.
Ovunque nelle cittadine e nei villaggi potrete vedere uomini e donne di tutte le età intenti a fumare i cheroots, tradizionali sigari senza punta di grandi dimensioni.
L’area del lago è inoltre famosa per i tessuti, che potrete acquistare in uno dei numerosi negozi e nelle botteghe artigiane.
Il lago Inle si raggiunge senza particolari problemi, dista circa 650 chilometri dalla capitale Yangon e 330 chilometri da Mandalay. L’aeroporto di Heho, situato a 30 chilometri, offre collegamenti giornalieri dalle principali città del Myanmar.
Il periodo migliore per visitare il lago Inle è la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
Durante la seconda metà di ottobre si svolge inoltre il celebre Festival della Pagoda Phaung Daw Oo, la più importante cerimonia religiosa dell’intera regione.
Un motivo in più per partire alla scoperta del Myanmar.
Lascia un commento