Inauguriamo una nuova rubrica sul blog, una raccolta di libri che non possono mancare nella libreria di ogni viaggiatore che si rispetti: oggi parliamo di Carlo Mauri. Noi di Earth siamo affezionati alla figura di Carlo Mauri. È nato a Lecco come noi, e come noi è partito da qui alla scoperta del mondo diventando uno degli esploratori più importanti di tutti i tempi.
Ci sono molti modi per definire Carlo Mauri. Alpinista, viaggiatore, giornalista e narratore: è stato tutto questo e molto altro. Il Bigio (questo era il suo soprannome) è nato a Lecco nel 1930 e fin da subito si appassiona alla montagna, entrando a far parte dei leggendari Ragni di Lecco. Inizia la sua carriera con diverse scalate, come l’ascesa della cima ovest di Lavaredo in compagnia di Walter Bonatti e il Monte Bianco in solitaria nel 1959.
La prima spedizione è datata 1956. Insieme al leggendario Padre Alberto De Agostini conquista la vetta del Monte Sarmiento, in Terra del Fuoco. Da qui la sua carriera di esploratore ha inizio. Nel 1958 è la volta dell’Himalaya, dove giunge in vetta al temibile Gasherbrum, insieme a Bonatti e a Riccardo Cassin.
Nel 1968 compie una spedizione scientifica in Antartide, sull’isola di Ross, mentre l’anno successivo esplora il deserto australiano e la Nuova Guinea. La prima grande impresa che lo rende celebre avviene nello stesso anno, quando attraversa l’Oceano Atlantico a bordo del RA, un nave costruita interamente in papiro.
Nel 1972 e 1973 insieme al figlio ripercorre la Via della Seta, da Venezia a Pechino sulle orme di Marco Polo. Carlo Mauri è stato inoltre uno dei primi viaggiatori a scoprire l’Unione Sovietica e a visitare aree inesplorate della Patagonia e del rio delle Amazzoni. La sua insaziabile voglia di conoscere il mondo si ferma bruscamente nel 1982, quando viene colpito da un infarto durante l’ascesa del Pizzo d’Erna.
La vita e i viaggi di Carlo Mauri sono una fonte straordinaria di informazioni e avventure che ogni viaggiatore dovrebbe conoscere. Per questo vi raccomandiamo la lettura di Quando il rischio è vita, libro scritto da Mauri nel 1975 e ripubblicato nel 2015.
È un’opera intensa e affascinante da cui abbiamo tratto questa citazione: “Penso e scrivo la mia storia come se scrivessi e pensassi di un altro uomo. O meglio di altri uomini, di tanti quanti in ogni atto, avvenimento, caso o avventura si sono trasfigurati in me: diventando un alpinista delle Alpi, uno sherpa sull’Himalaya, un eschimese in Groenlandia, un discendente degli Incas sulle Ande, un masai sul Kilimangiaro, un uomo primitivo tra gli indiani d’Amazzonia e fra gli aborigeni del deserto australiano”.
1 Commento
Realmente fascinante a história de Carlo Mauri. O conheci após ler os livros de Heyerdahl: Expedição Ra e Tigris. Infelizmente aqui no Brasil não se encontra o livro Quando il rischio e vita para vender, gostaria de ler.
Abraço