Immaginate un lago salato a 4.600 metri di altitudine immerso in un paesaggio lunare. Benvenuti al lago Tsomoriri, in Ladakh. Situato nell’area sud-orientale della regione a circa 240 chilometri da Leh, il lago Tsomoriri è uno specchio d’acqua alcalino assolutamente straordinario.
Si sviluppa su una superficie di 120 chilometri quadrati ed è accessibile solo durante i mesi estivi, quando la neve si scioglie permettendo il passaggio delle macchine.
Lo Tsomoriri è il lago più alto dell’India e il più grande della regione trans-himalayana. Le sue bellissime acque turchesi vengono alimentate da due affluenti provenienti dall’altopiano di Changthang. Sullo sfondo si possono ammirare le vette della valle di Rupshu, che si ergono maestose fino a 6.000 metri di altezza.
La sponda occidentale del lago ospita il monastero di Korzok, fondato nel XVII secolo, che tutte le estati apre le porte ai pellegrini e ai viaggiatori.
Lo Tsomoriri si caratterizza inoltre per una flora e una fauna uniche e peculiari, che fanno da sfondo ideale a un paesaggio idilliaco. L’azzurro del cielo e il bianco delle nuvole si riflettono sull’acqua, creando un caleidoscopio di colori che si incontra con il paesaggio desertico delle montagne. La regione è scarsamente abitata ed è terra di popolazioni nomadi, che da millenni vivono nel silenzio e nell’isolamento occupandosi prevalentemente di allevamento.
Il lago rappresenta un delicato ecosistema, soggetto a complessi mutamenti e all’evoluzione geologica. Per questo motivo è stata recentemente creata la Tsomoriri Wetland Conservation Reserve, che si prefigge l’obiettivo di proteggere la natura e la biodiversità dell’area.
L’accesso alla regione è limitato a un numero definito su base annuale, è necessario richiedere l’autorizzazione alle autorità governative.
Lo Tsomoriri è una delle tante testimonianze della straordinaria bellezza del Ladakh, una regione sospesa tra cielo e terra dove si respira ancora il profumo senza tempo della spiritualità.
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