Una tradizione iniziata, si dice, nel 700 d.C. che riempie di colori e bellezza il Paese del Sol Levante. Stiamo parlando dell’hanami, l’annuale fioritura dei ciliegi.
Per la cultura giapponese è un evento molto importante. Non solo per la bellezza che dona alle città, ma per il suo significato. I sakura (così vengono chiamati i fiori di ciliegio) sono infatti una metafora della natura effimera delle cose: per quanto possano sembrare eterne, avranno sempre una fine.
È un concetto centrale nel Buddhismo zen e i fiori di ciliegio sono stati spesso paragonati alla vita dei samurai. Questa può essere grandiosa e magnifica, ma pronta a spegnersi nel momento di maggior vigore.
La fioritura dei ciliegi è così importante che il servizio meteorologico giapponese fornisce previsioni sulla fioritura alla popolazione. Informazioni e statistiche sugli anni precedenti sono disponibili anche sul sito del turismo giapponese.
Il momento delle prime fioriture viene chiamate kaika. Gli fa seguito a circa una settimana di distanza il mankai, il momento in cui si ha il picco della fioritura.
Per i giapponesi è tradizione che l’hanami si svolga organizzando banchetti e picnic nei parchi, circondati dagli alberi di ciliegio in fiore.
La fioritura dei ciliegi non avviene allo stesso momento in tutto il Paese. A causa delle differenze climatiche, la data per la fioritura varia da città a città.
I ciliegi fioriscono prima a sud, generalmente sull’isola di Kyushu, per proseguire verso nord e concludersi sull’isola di Hokkaido, intorno al mese di maggio.
A Tokyo si può vivere l’hanami tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Le zone migliori per godere della fioritura dei ciliegi sono i parchi di Ueno e Yoyogi oltre al caratteristico quartiere Naka Meguro. Altri posti di riferimento per l’hanami sono il Philosopher’s Path a Kyoto e il castello di Hirosaki.
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