Da sempre l’Antartide affascina i viaggiatori di tutto il mondo. Per secoli si è immaginata l’esistenza di una terra completamente ricoperta di ghiaccio, situata all’estremo sud. Ripercorriamo oggi la storia delle esplorazioni in Antartide, dagli albori ai giorni nostri. La storia delle esplorazioni in Antartide inizia con il secondo viaggio intorno al mondo di James Cook (1772-1775). Cook non si avvicinò direttamente al continente ma fu il primo ad attraversare il circolo antartico. Nel 1819, una spedizione condotta dal capitano William Smith giunse nell’arcipelago delle South Shetlands. Il primo uomo a mettere piede in Antartide fu invece il comandante John Davis, il 7 febbraio 1821.
Il primato della circumnavigazione del continente spetta invece al britannico John Biscoe, che riuscì nell’opera dal 1830 al 1832. In realtà una precedente spedizione della Russia condotta da T.T. Bellingshausen si era cimentata nell’impresa, circa un decennio prima.
Nel corso dei decenni successivi l’interesse per l’Antartide da parte degli esploratori iniziò a calare. Nel 1890 alcune spedizioni di esploratori norvegesi e scozzesi ritornarono nelle acque del continente per la caccia alla balena, giungendo nel 1895 al mare di Ross.
Negli anni successivi furono ben 16 le spedizioni organizzate da diversi Paesi, principalmente a scopo scientifico. I britannici furono i primi a stabilire una base in Antartide, a Cape Andare, nel 1899. Il mare di Ross divenne il punto di partenza per le leggendarie esplorazioni di quegli anni, come quella condotta da Shackleton, che nel 1909 percorse circa 150 chilometri nel rigidissimo entroterra. Il primo uomo a raggiungere il Polo Sud fu invece Amundsen, il 14 dicembre 1911.
L’innovazione tecnologica ricoprì un ruolo importante dopo la prima guerra mondiale. Il 26 novembre 1929 Sir George Hubert Wilkins effettuò il primo volo in Antartide, seguito da numerose altre spedizioni aeree. La fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della Guerra Fredda coincisero con un rinnovato interesse verso l’Antartide per motivi geopolitici. Risale infatti a quegli anni la costruzione delle basi di ricerca di Regno Unito, Argentina, Cile, Australia e Francia.
Nel 1959 venne infine firmato il Trattato Antartico, sottoscritto da 12 Paesi. Il trattato proibisce le operazioni militari in Antartide, gli esperimenti nucleari e lo sfruttamento commerciale, sancendo allo stesso tempo iniziative di cooperazione scientifica e salvaguardia dell’ambiente.
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