Vivace cittadina ancora poco conosciuta, Monywa è un piccolo gioiello che custodisce straordinarie sorprese nel puro stile del Myanmar.
Situata nel cuore del paese, a circa 130 chilometri da Mandalay, Monywa è una cittadina molto carina e pittoresca sulla sponda orientale del fiume Chindwin, ricca di suggestivi mercati e colorati spazi pubblici.
Il suo nome, molto curioso, significa il villaggio della torta. La leggenda narra che un re birmano si innamorò di una ragazza del posto, che di lavoro confezionava torte, facendone la sua regina.
La principale attrazione di Monywa è il Mohnyin Thambuddhei Paya, un tempio buddhista costruito agli inizi del XIV secolo e ricostruito negli anni ’30 del ‘900. La sua forma ricorda molto il celebre tempio di Borobdur in Indonesia e al suo interno si trovano oltre 500.000 immagini di Buddha.
Nei pressi del tempio ci si può inoltre imbattere nella Laykyun Setkyar, una statua di Buddha che con i suoi 129 metri di altezza è la seconda più grande statua al mondo. A fianco si trova una seconda e altrettanto imponente statua di Buddha reclinato.
La skyline di Monywa è monopolizzata da un altro tempio, l’Aung Sakkya, la cui pagoda svetta con fierezza diventando un punto di riferimento visuale nel panorama dell’area. Intorno al tempio si trovano altre 1.060 pagode più piccole.
Un’altra grande attrazione di Monywa si trova a circa venti chilometri dal centro della città.
Si tratta del Po-win-taung, un santuario costruito a forma di alveare. Molto frequentato da devoti e pellegrini, il santuario è celebre per una falesia conosciuta come le caverne dello sciamano.
Al loro interno è possibile ammirare oltre 400.000 statue e immagini di Buddha e suggestivi dipinti murali risalenti al XIV e XVI secolo.
Monywa si può visitare come tappa intermedia tra Mandalay e Bagan e merita assolutamente una visita.
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