Il mondo moderno ha tematizzato la velocità come il suo mito fondante e la lontananza deve fare i conti con i processi di addomesticamento del mondo avviati dalla tecnologia. Proprio per questo la lentezza sta oggi colonizzando molti settori della vita sociale, compreso il viaggio, dove si è imposta come una delle strategie per riqualificare questa esperienza.
La filosofia slow ha eretto lo Slow–motion a stile di vita contro la fast life. La lentezza non è più considerata un’attitudine squalificante, ma un modo per riappropriarsi della nostra vita.
L’urgenza di un cambio di paradigma è sottolineata anche da quelle correnti di pensiero che si riconoscono nel tema della decrescita, che, come predica il filosofo francese Serge Latouche, rivendica l’urgenza di bloccare il perverso nesso produzione–consumo.
Usare per muoversi nel mondo il corpo o i mezzi che da esso dipendono – la bicicletta, gli sci, il cavallo, la slitta con i cani, la barca a vela – significa ristabilire scale che abbiamo scordato, riattivare metronomi che abbiamo perduto, modificando nel loro complesso le geometrie spazio–temporali cui ci ha assuefatto la Modernità. Anche solo rallentando, lo spazio si dilata e il tempo procede meno precipitosamente. Nell’interazione senso-motoria con l’ambiente il coinvolgimento del corpo procura al soggetto una consapevolezza meno affrettata del mondo esterno e insieme un nuovo senso di sé.
La lontananza ci attende oggi là dove ci ha depositato l’ultimo aereo, nel punto in cui anche il fuoristrada deve essere parcheggiato, alla stazione in quota dove ci ha scaricato la funivia.
È da quegli estremi presidi, in cui la civiltà si arresta e dove possiamo ricominciare a usare il nostro corpo per spostarci sulla superficie del pianeta, come per milioni di anni hanno fatto i nostri progenitori, che si riapre l’avventura della lontananza. Una volta di più si rivela vero l’antico detto: «Chi va piano, va sano». Soprattutto «va lontano».
Franco Brevini
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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