Una delle caratteristiche salienti dell’India è la sua capacità di inglobare tratti totalmente diversi tra loro, può tranquillamente essere definita come la terra dei grandi contrasti.
Qualsiasi aspetto della società indiana si voglia prendere in considerazione, non è difficile trovare esempi di questa antinomia: l’India è una potenza nucleare mondiale, la più grande democrazia sulla terra e vanta 5 imprenditori nella lista dei 100 miliardari più ricchi al mondo redatta da Forbes; contemporaneamente l’India si posiziona intorno all’80° posto nella lista dei Paesi per tassi di corruzione (Nuova Zelanda, Svizzera e Scandinavia si spartiscono i primi 3 posti, con il Bangladesh in fondo alla classifica), ha un sistema sociale ancora profondamente legato alle caste e alla superiorità dell’uomo sulla donna e infine conta ben il 75% dei suoi 1,3 miliardi circa di abitanti che vive con soli 2 dollari di media al giorno.La millenaria storia dell’India è testimoniata da una enorme ricchezza culturale e spirituale che traspare negli innumerevoli monumenti che punteggiano il suo vasto territorio e nelle infinite tradizioni che da tempo immemore sanciscono i ritmi di vita di gran parte dei suoi abitanti.
A fianco del Taj Mahal, degli antichi palazzi dei Maharaja, dei templi induisti e degli ashram dove praticare yoga, ayurveda e meditazione, esiste anche un’India proiettata a velocità della luce nel futuro, nella modernità, nel progresso materiale.
Gurgaon è una città satellite situata alla periferia meridionale di Delhi, la capitale dell’India, da cui dista circa una trentina di chilometri.
Negli ultimi anni, complice anche la costruzione della metropolitana Delhi Metro che la unisce al cuore della città, Gurgaon si è trasformata da un insieme di villaggi e terreni più o meno coltivati in una vera e propria città da oltre 1,5 milioni di abitanti, pienamente autonoma e capace di attirare moltissime persone dalla cerchia urbana di Delhi per la sua vivace vita notturna e per la ricchezza dei suoi servizi.Infatti, seppure chi vive a Delhi consideri in maniera un po’ snob la sua periferia sud come una mera “giungla di cemento”, la crescita esponenziale di Gurgaon l’ha resa una tra le mete predilette dei giovani indiani intraprendenti in cerca di un lavoro gratificante o di un alloggio moderno, ma non troppo costoso oppure semplicemente di una serata all’insegna del divertimento.
La crescita esponenziale di Gurgaon è dovuta in gran parte alle multinazionali private che qui, a pochi chilometri dall’aeroporto e dalle istituzioni della capitale, hanno stabilito la propria sede sostenendo il mercato immobiliare e attirando impiegati e personale da tutto il Paese.
Gli abitanti locali sono prevalentemente coppie giovani, ancora senza figli, con un buon stipendio, tempo libero ed una propensione ad uscire, mangiare al ristorante, divertirsi, spendere.
A fianco di grandi aziende internazionali come Google, Siemens, Ikea, Cisco Systems, Menarini, Ansaldo, Epson, HSBC gli uffici di Gurgaon sono sempre più occupati da nuovissime e dinamiche startup, soprattutto nel campo della ricerca tecnologica.
Per la prima volta in India, l’iniziativa privata ha preso le redini dello sviluppo e della gestione di un’intera municipalità, con risultati sorprendenti in termini di efficienza e qualità, ma anche con il corollario di diseguaglianze e disagi che queste operazioni guidate unicamente dal profitto recano con sé: a fianco di “cities” recintate pulite, curatissime e controllate da guardie private, vive una comunità di emarginati, migranti che non riescono ad inserirsi nella macchina produttiva, vecchi abitanti della zona che hanno venduto per poche rupie la propria terra e che ora si trovano quasi ghettizzati in baraccopoli senza servizi.
In pochi chilometri Gurgaon offre uno spaccato del meglio e del peggio dell’India.
La vicinanza all’aeroporto internazionale Indira Gandhi, inoltre, ha fatto sì che Gurgaon nel tempo si sia creata un suo spazio come destinazione turistica a sé stante: qui i visitatori possono scoprire un’India inedita, un’India fatta di centri commerciali, di grattacieli tutti vetri e specchi, di autostrade a 6 corsie, di mega parcheggi e di tutte le principali catene alberghiere, come Oberoi, Novotel, Marriott e Westin per citare giusto quelle in Aero City, l’area aeroportuale.Non mancano gli spazi verdi, parchi e giardini, campi da golf, anche una riserva naturale come Sultanpur, dove si possono ammirare uccelli migratori di passaggio o altri volatili locali.
Ma Gurgaon non viene apprezzata tanto per la natura, quanto per i suoi negozi, i suoi locali ed i suoi luoghi di intrattenimento.
Come Kingdom of Dreams, un complesso di grandi teatri in cui vanno in scena musical e spettacoli in stile-Bollywood.
Come Galleria Market e Ambience Mall, due giganteschi centri commerciali, rispettivamente all’aperto e al chiuso, ugualmente dotati di un’infinità di negozi, di ogni marca e brand internazionale.
Come Cyber City, una grande area di palazzi e grattacieli che ospita alcune tra le più importanti aziende in campo tecnologico del mondo e che confluisce in Cyber Hub, un futuristico mall in stile americano dove si susseguono ristoranti, bar, fast-food, caffetterie e locali di ogni tipo e gusto, a disposizione degli impiegati che scendono dagli uffici a tutte le ore.E se, dopo una giornata trascorsa tra i monumenti di Delhi o a fare shopping per infiniti negozi, nascesse il desiderio di una breve “tregua” prima del volo notturno per l’Europa, di un attimo di pace e relax davanti ad un boccale di fresca birra artigianale, Gurgaon sa soddisfare anche questo desiderio: basta scegliere uno dei suoi micro birrifici ed il nostro consiglio è di provare senza indugio la ricercata mescita di Soi7 Pub & Brewery e di Quaff Microbrewery.
1 Commento
This is nice information in Gurgaon and Delhi NCR .