Quando visitiamo un museo, un sito archeologico o architetture a cielo aperto rimaniamo talmente estasiati dalla bellezza estetica che i nostri sensi si muovono all’unisono. Spesso chiediamo l’ausilio di una guida per poter scoprire i minuziosi particolari e le curiosità più insolite di questi luoghi e ci scordiamo del lavoro quotidiano svolto degli operatori che contribuiscono a rendere la nostra esperienza unica e irripetibile.
Possiamo definirli i guardiani dei monumenti, persone uniche che quotidianamente effettuano lavori utili a mantenere la bellezza di questi luoghi invariata nel tempo. Vi siete mai chiesti come mai ad Angkor Wat natura e architettura vivono in simbiosi? Perchè ogni giorno decine di operatori si occupano della manutenzione, con cura e attenzione a preservare l’equilibrio di questo luogo straordinario.
I magnifici edifici di Angkor sono costantemente ripuliti dalle sterpaglie, dalle foglie e dai rami, evitando che la natura si impossessi di questa magnificenza architettonica. Questa operazione viene eseguita attraverso azioni precise e accurate, che permettono agli addetti ai lavori di svolgere il proprio compito nella maniera più delicata possibile, evitando così la possibile rottura di queste strutture architettoniche e dei suoi elementi decorativi.
Un altro esempio è Machu Picchu che durante la stagione delle piogge, da dicembre fino alla fine di marzo, è sottoposto a importanti lavori di manutenzione svolti da animali e da essere umani.
I celebri lama che popolano queste aree, attrazione principale di numerosi turisti, contribuiscono attivamente nel rimuovere e nel tagliare l’erba.
Là dove non arrivano i lama intervengono operatori specializzati che, con molta cautela, puliscono e proteggono le costruzioni Inca dall’avanzare della natura.
Nonostante il loro lavoro sia spesso invisibile, i guardiani dei monumenti svolgono un ruolo fondamentale nell’offrire ai viaggiatori esperienze uniche in tutti gli angoli del nostro prezioso Pianeta.
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