Il sistema scolastico peruviano ha origini molto antiche. Rispetto all’epoca dell’Impero Inca sono state introdotte diverse variazioni, alcune di natura positiva altre purtroppo no, come ad esempio la scuola elitaria del periodo del colonialismo spagnolo, riservata solo alle classi agiate spagnole.
Con il conseguimento dell’indipendenza dalla Spagna si inizia ad intravedere un primo spiraglio di luce verso un sistema d’istruzione bilingue e gratuito.
Il Perù, però, rimane un paese particolarmente complesso sia dal punto di vista geografico che sociale e culturale. Ecco perché, nonostante nel corso degli anni ci siano state diverse evoluzioni in campo educativo, solo con la nuova Costituzione del 1993 si iniziò a promuovere massivamente lo sviluppo integrale della persona attraverso l’educazione. Ciò nonostante il tasso di abbandono scolastico e di analfabetismo restano ancora oggi particolarmente elevati. La principale lingua oggetto dell’insegnamento è il castigliano ma, soprattutto nelle scuole pubbliche delle zone indigene, persistono ancora gli idiomi quechua e aymara’.
L’istruzione obbligatoria ha una durata di nove anni ed è strutturata in questo modo:
- Escuela infantil, che include l’asilo nido e la scuola materna. Solo l’ultimo anno di scuola materna rientra negli anni obbligatori
- Escuela primaria, dura sei anni è suddivisa in cicli ed è gratuita
- Escuela secondaria inferiore e superiore. La prima rientra nel percorso obbligatorio, è unificata e ha una durata di due anni; mentre la seconda richiede tre anni di frequentazione, non è obbligatoria e presenta due percorsi diversi: quello scientifico umanistico e quello tecnico
Al termine della Escuela secondaria si consegue una sorta di diploma, volendo trovare un corrispettivo rispetto al nostro sistema scolastico, che consente di avere accesso alla formazione post secondaria ed universitaria.
La scuola secondaria superiore può essere sostituita da un percorso parallelo, quello tecnico–professionale. Anche in questo caso ci sono diversi livelli. Il livello elementare, cui hanno accesso i ragazzi dai 14 anni di età, che sopperisce a un abbandono prematuro del sistema scolastico tradizionale e dura due anni, al termine dei quali viene comunque consegnata una certificazione.
Il livello medio è dedicato, invece, a chi ha raggiunto 18 anni. Si sviluppa sempre nell’arco di due anni ma, a differenza del livello elementare, la formazione è sicuramente più specifica e qualificante a livello professionale: infatti, oltre alla certificazione viene rilasciato anche un titolo.
Ultimo, il livello superiore, è specifico per chi, una volta terminata la scuola secondaria superiore, vuole inserirsi nel mondo del lavoro già in grado di svolgere il proprio ruolo in autonomia caricandosi delle proprie responsabilità.
Infine, per chi all’istituto tecnico preferisce ancora lo studio classico, c’è la strada della formazione post secondaria o quella dell’università. In entrambi i casi è richiesto un esame di ammissione e per tutte e due le strade si prospettano anni di formazione molto dettagliata e tecnica che consentiranno, una volta acquisito il titolo corrispettivo di poter esercitare specifiche professioni tecniche.
Immagine: Kanon6996
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