Fino dall’età antica la presenza di famosi maestri attirava nelle città in cui impartivano il loro insegnamenti una piccola folla di discepoli e di allievi.
Il caso di Socrate è forse il più famoso, ma non è certo l’unico. Per quanto viaggiare fosse complesso, con la sua aspirazione universale la cultura non ha mai tollerato barriere e confini. Tommaso d’Aquino aveva percorso in lungo e in largo l’Europa da studioso, da docente, non meno che da predicatore, lo stesso fece Erasmo da Rotterdam, mentre Giordano Bruno inseguiva un posto dove insegnare liberamente e dove sfuggire ai persecutori che le sue dottrine gli avevano procurato.
E se oggi i programmi Erasmus permettono ai nostri studenti universitari di arricchire il loro curriculum con esperienze di studio all’estero, ancora nell’età moderna le frontiere opposero un serio ostacolo alla circolazione degli uomini di cultura e delle loro idee. I clerici vagantes erano figure ben riconoscibili nel variegato panorama dei viaggiatori.
Le università erano i principali luoghi di aggregazione e in molte di esse si costituirono comunità di espatriati, dette nationes, e addirittura sorsero collegi ad esse dedicate. A Parigi fu fondato nel 1334 il Collège des Lombards, mentre a Bologna nel 1360 sorse il Collegio di Spagna e all’università di Padova era presente una trentina di nationes.
Le cose peggiorarono ovviamente con la Riforma protestante, che avrebbe imposto nuovi confini all’Europa. Dopo il concilio di Trento la chiesa manifestava una crescente diffidenza verso le visite dei nostri studiosi nelle terre degli eretici ed era molto sospettosa verso la presenza di uomini di cultura d’oltralpe nel mondo cattolico. E siccome il viaggio d’istruzione era spesso un viaggio in Italia, anche a questa pratica destinata a conoscere una crescente fortuna si cominciò a guardare con una certa preoccupazione, anche se era una delle non numerose esperienze che mantenevano vivo lo scambio alla circolazione delle idee in un continente gravato da un crescente conformismo

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
Lascia un commento