La riserva di Pacaya Samiria si trova nell’Amazzonia peruviana e copre un’area di circa 2.080.000 ettari.
Oltre a essere considerata la riserva naturale più estesa del Perù, quella di Pacaya Samirya è anche la più selvaggia e incontaminata: ecco perché consigliamo ai viaggiatori curiosi e agli esploratori più attenti di non perdere l’occasione di scoprire questo gioiello naturale.
Addentrarsi in quest’area protetta, raggiungibile solo per via fluviale, è come affrontare una vera e propria spedizione avventurosa, un viaggio in un mondo dove la natura si esprime in tutta la sua abbondanza.
I generi di flora e fauna che si possono ammirare all’interno della riserva, sono estremamente rari, in particolare per alcune specie animali ormai già estinte in altre aree del Rio delle Amazzoni.
Tra le sue principali attrazioni vi sono le enormi tartarughe charapa, il lamantino o mucca di mare, il delfino rosa fiume, la lontra gigante e il caimano nero. La Riserva di Pacaya Samiria offre quindi un potenziale sorprendente per studi d’investigazione e osservazione della vita selvaggia.
Quest’area ha più di 85 laghi e un’esuberante vegetazione all’interno della quale albergano 130 specie di mammiferi come il giaguaro, il gatto selvaggio, il lupo del fiume e il ronsoco, il roditore più grande del mondo; oltre ad anfibi, rettili, e scimmie in pericolo di estinzione, che condividono questo magico luogo con 350 specie di uccelli quali tucani, pappagalli azzurri, gialli e rossi. Un arcobaleno di colori che rende questa esperienza ancora più emozionante e indimenticabile!
La risorsa più importante della Riserva Nazionale di Pacaya Samiria è però la fauna acquatica, con 250 specie di pesci, tra cui il paiche, il pesce di acqua dolce più grande al mondo che può pesare fino a 250 libbre e misurare fino a 9 piedi.
Da non dimenticare: tutta questa ricchezza naturale non è scontata. L’impegno del paese verso la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, rappresentativi della foresta pluviale peruviana, rimane l’obiettivo primario.
Ogni visitatore deve quindi tenere conto dell’importanza e della fragilità di questo bene prezioso contribuendo, con un comportamento civile, alla protezione di ogni specie di flora e fauna presenti sul territorio.
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