Andiamo alla scoperta dei paesaggi infiniti della Mongolia con un racconto di viaggio diverso dal solito: “In Mongolia in retromarcia”, di Massimo Zamboni. Il deserto del Gobi, i panorami che si perdono nell’orizzonte, gli incontri con le popolazioni nomadi. La Mongolia è tutto questo e molto altro, un Paese unico e assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.
Sono numerosi i libri dedicati alla Mongolia, oggi abbiamo scelto un racconto diverso dal solito.
L’autore (o meglio, il co-autore) è Massimo Zamboni. Figura di culto della musica alternativa italiana, Zamboni è stato il chitarrista dei CCCP prima e dei CSI poi, due delle band più rappresentative della scena rock nazionale.
“In Mongolia in retromarcia” è la sua prima opera su carta. Il libro narra il viaggio compiuto nel 1996 nella terra del cielo blu da Zamboni insieme a Giovanni Lindo Ferretti (cantante dei CCCP e dei CSI). Da questo viaggio sarebbe poi scaturito Tabula Rasa Elettrificata, l’album più importante dei CSI che raggiunse il primo posto in classifica nel 1998.
“In Mongolia in retromarcia” è un viaggio geografico e spirituale, un itinerario in una terra nuova ma anche in una nuova dimensione di un continente, quello asiatico, allora in pieno cambiamento. Zamboni racconta in maniera efficace il ritmo lento della Mongolia, i paesaggi maestosi, la storia millenaria e le grandi attrazioni naturali.
Ma il libro è anche e soprattutto un racconto di incontri, di conversazioni con le popolazioni nomadi, una riflessione sul viaggio nel puro senso del termine, un viaggio nell’arte e nell’esplorazione dell’uomo.
Nella seconda parte dell’opera la narrazione si sposta in Italia, per la precisione in Emilia, la terra di Zamboni e Ferretti che ritorna come un’ossessione nelle loro canzoni. L’Emilia diventa così quasi un proseguimento della Mongolia, un’appendice extra-territoriale, con le sue atmosfere sospese tra le aspre montagne dell’appennino e la prospettiva infinita della pianura. Temi che ritorneranno ciclicamente nei libri successivi di Zamboni.
“In Mongolia in retromarcia”, edito da NDA Press, è un libro originale, che consigliamo per il suo approccio peculiare e in un certo senso unico al mondo del viaggio.
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