L’architettura dell’Iran è un autentico tesoro, un insieme di stili unici e inconfondibili che testimoniano un passato millenario e leggendario. Imponenti palazzi, moschee dalle grandi cupole, raffinati minareti e suggestivi giardini. L’architettura dell’Iran è tutto questo e molto altro. Quando si parla di architettura dell’Iran si parla in realtà di architettura persiana, che a partire dal 5.000 avanti Cristo ha iniziato a prendere forma imponendosi come stile di riferimento in tutto il Medio Oriente e nell’Asia Centrale fino al subcontinente indiano.
Considerata una delle forme più alte di progettazione, l’architettura dell’Iran ha saputo mantenere un’identità distintiva nel corso dei millenni, superando conflitti, invasioni e crisi politiche. Esistono diverse caratteristiche che sono rimaste immutate, come il grande utilizzo di forme geometriche che rimandano a una precisa simbologia cosmica. Ulteriori elementi ricorrenti sono l’adozione di forme di grandi dimensioni e di colonne e porticati.
A livello temporale si può suddividere l’architettura dell’Iran in due grandi periodi, l’era zoroastriana e l’era islamica, caratterizzata da grandi cupole, minareti e moschee. Non si possono non citare i giardini, autentici capolavori dove l’uomo ha plasmato la natura in maniera straordinaria. I giardini persiani si contraddistinguono per regole molto precise e simbologie le cui origini risalgono alla notte dei tempi.
Per tutti questi motivi l’Iran vanta una grande concentrazione di siti Patrimonio dell’Umanità Unesco, come Pasargadae e Persepoli e la Naghsh-i Jahan Square di Isfahan. Ma sono tanti i capolavori di architettura da scoprire nel corso di un viaggio nel paese, come il celebre ponte Pol-e Khaju di Isfahan, costruito nel 1650 e lungo 120 metri, gli edifici caratteristici di Yazd e i giardini Bagh-e Fin di Kashan e Afif di Shiraz.
L’architettura dell’Iran è senza dubbio una delle espressioni più alte della storia del genere umano, un capolavoro da ammirare con gli occhi e il cuore.
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