Etiopia è sinonimo di spiritualità. Una terra di misticismo e devozione dove l’Africa incontra l’Europa e il Medio Oriente. Pronti a partire? Con una storia millenaria alle spalle, l’Etiopia custodisce alcuni dei monumenti religiosi più affascinanti del continente africano. In Etiopia tutto è spiritualità, la religione è parte integrante della vita quotidiana e si respira nell’atmosfera unica delle chiese e dei monasteri.
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta della spiritualità dell’Etiopia da Lalibela, la Gerusalemme d’Africa. Si trova a circa 600 chilometri da Addis Abeba ed è stata costruita da Gebre Mesqel Lalibela, imperatore vissuto nel tardo dodicesimo secolo.
Dopo aver vissuto in giovinezza in Terra Santa, Lalibela decise di costruire in patria un nuovo centro della civiltà cristiana. Il cuore pulsante di Lalibela sono le undici chiese interamente costruite in pietra. Patrimonio dell’Umanità Unesco, le chiese sono uno straordinario esempio di architettura, basate inoltre su un preciso e moderno piano geometrico.
Da Lalibela spostiamoci in direzione del lago Tana, lo specchio d’acqua più grande del Paese, situato nelle regioni del nord. Le 37 isole ospitano chiese e monasteri, alcuni dei quali assolutamente da visitare come la chiesa di Tana Kirkos, dove secondo la leggenda venne custodita l’Arca dell’Alleanza. L’isola di Daga Istefanos ospita invece una comunità di 150 monaci che vigilano sulle tombe dei primi re di Axum.
Axum è un luogo leggendario. È l’antica capitale dell’omonimo regno e qui si trova la chiesa di Debre Tsion dove, secondo la leggenda, è custodita l’Arca dell’Alleanza. Ad Axum si possono inoltre ammirare le imponenti stele, alcuni dei quali raggiungono e superano i 30 metri di altezza.
Concludiamo il nostro itinerario con una visita alla chiesa di Nakutlab. Situato a circa otto chilometri da Lalibela, l’edificio è stato costruito all’interno di una grande grotta naturale, un autentico trionfo di natura e spiritualità che sintetizza la grande bellezza dell’Etiopia.
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