È la quintessenza del Brasile da cartolina, ma non solo. Salvador de Bahia è una splendida città tutta da visitare. Pronti a partire? Sono tante le caratteristiche di Salvador de Bahia, o più semplicemente Salvador. Situata nel nord est, è una delle città più antiche del Paese ed è stata la prima capitale. È anche una delle più conosciute in tutto il mondo, per il suo clima da favola e le incantevoli spiagge che ne fanno un paradiso tropicale.
Ma Sao Salvador da Bahia de Todos os Santos (il suo nome completo) è decisamente molto di più. I portoghesi ne fecero il primo porto coloniale del Brasile e il secondo al mondo per la tratta degli schiavi. Nel corso dei secoli questo si è tradotto in un melting pot unico, un sincretismo sociale, culturale e religioso tra popolazioni locali, Portogallo e Africa.
Il risultato si può vedere passeggiando per le strade della città, a cominciare dal celebre centro storico, chiamato Pelourinho. Qui si affacciano sulle strade le tipiche case coloniali di tanti colori diversi, un vero trionfo per gli occhi.
Salvador è costruita su livelli diversi. Si può iniziare la visita della città dal suggestivo porto, per poi proseguire in direzione del vicino Mercado Modelo. Da qui si prende l’Elevador Lacerda, un bellissimo ascensore risalente all’800, per raggiungere il centro storico. Il cuore pulsante di Salvador ospita straordinarie chiese di gusto coloniale come l’Igreja do Sao Francisco e la Basilica de Nossa Senhora do Bonfim, costruita nel 1745.
Il tour prosegue in direzione della Ponta da Humaità, una grande terrazza panoramica dalla quale si gode di una vista romantica e mozzafiato sulla città.ì L’essenza più autentica di Salvador de Bahia vive a Rio Vermelho, il pittoresco quartiere della movida, dove assaggiare le tante specialità della cucina locale.
Come tutte le città del Brasile, anche Salvador vive le contraddizioni e le problematiche tipiche del Paese. Ma merita assolutamente una visita, per la sua grande architettura, le sue spiagge da favola e un clima che è sinonimo di relax e tintarella.
Lascia un commento