Allacciate le cinture! Oggi visitiamo gli aeroporti più originali e particolari della Terra, un viaggio tra piccole e grandi curiosità dedicato agli amanti del volo. Siete pronti? Gli aeroporti sono il naturale punto di partenza e arrivo di ogni viaggio alla scoperta delle grandi attrazioni del nostro Pianeta. Molto spesso, però, gli aeroporti possono rappresentare un’attrazione per le loro peculiarità e caratteristiche. Mettiamoci comodi e iniziamo il nostro viaggio.
Partiamo dal Kansai International Airport di Osaka, in Giappone. È considerato una delle più grandi opere ingegneristiche del Pianeta, e il perché è presto detto. È costruito sull’acqua, su un’isola artificiale a circa tre miglia dalla costa per prevenire danni di tipo sismico, molto frequenti nell’area. Il costo per la realizzazione dello scalo è stato di 20 miliardi di dollari ed è stato completato in soli sette anni.
Continuiamo il nostro viaggio con il Princess Juliana International Airport, situato sull’isola di Saint Martin, nei Caraibi. Qui una delle piste di atterraggio è molto corta e inizia subito dietro la spiaggia. Chi decide di godersi la tintarella si ritroverà quindi un bolide dei cieli a soli 20 metri dalla propria testa. Difficilmente vi capiterà di atterrare qui, ma la pista della McMurdo Station in Antartide è decisamente da brividi. È interamente in ghiaccio e mette a dura prova i piloti per la sua complessità, ma è anche l’unico punto di atterraggio per rifornire la vicina stazione di ricerca.
Dall’Antartide alla Nuova Zelanda, per la precisione al piccolo aeroporto di Gisborne, dove in mezzo alla pista passa la ferrovia locale. La stessa situazione si verifica all’aeroporto di Gibilterra, dove la pista di atterraggio è tagliata in due dall’unica strada che collega il Paese alla Spagna.
Andiamo in alta quota per due aeroporti assolutamente affascinanti. Il primo si trova a Lukla, nel nord est del Nepal, a 2.846 metri di altezza e a soli 30 chilometri dall’Everest. La pista è lunga solo 527 metri ed è larga 20 e ha una pendenza di 12 gradi per favorire l’accelerazione e la decelerazione degli aerei.
L’aeroporto di Paro, in Bhutan, è invece uno degli scali più impegnativi del pianeta. Si trova in una stretta valle circondata da imponenti montagne ed è così difficile da raggiungere che solo otto piloti al mondo possono decollare e atterrare da qui.
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