La regione del Chiapas, in Messico, ospita numerosi siti archeologici immersi nelle selvagge e verdissime foreste pluviali. Tra i più importanti si distingue Yaxchilán. Scopriamo di più!
Yaxchilán è un’antica città Maya che splende sulle rive del fiume Usumacinta, e conserva resti architettonici quasi intatti insieme a numerosissime sculture spettacolari.
Per tutta l’antichità classica, Yaxchilán visse un periodo di splendore e rappresentò uno dei più grandi e potenti centri urbani della civiltà Maya, dominando altre città più piccole come Bonampak. Nel 654 d.C Yaxchilán fu impegnata in uno scontro contro Palenque, un altro sito archeologico di rilievo culturale dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987.
I sovrani della città che al tempo ebbero maggior influenza e la resero potenza dominatrice furono i cosiddetti Scudo Giaguaro (647-742 d.C.) e Uccello Giaguaro (709-786 d.C.). La raffigurazione di questi due sovrani può essere attualmente ammirata nella Stele 11 presso la piazza principale della città. Yaxchilán fu abbandonata inspiegabilmente, come avvenne del resto per le altre città dell’area centrale, nel IX secolo d.C. e riscoperta solo alla fine dell’Ottocento dall’archeologo tedesco Edwin Rockstroh.

L’atmosfera di mistero che aleggia sulle rovine di Yaxchilán,unita alla natura selvaggia con i suoi vibranti suoni esotici, donano un’esperienza unica a chiunque voglia sperimentare un’avventura alla Indiana Jones. Scenari cinematografici si svelano agli occhi dei visitatori: imponenti resti di edifici, scalinate, sculture e stele appaiono visivamente abbracciati dalle forti e lunghe radici della rigogliosa vegetazione circostante, lasciando una grande sensazione di meraviglia e l’impressione di essere davvero scopritori di preziosi tesori archeologici. Immagini di giaguari, simbolo delle dinastie degli antichi sovrani, popolano numerose stele e edifici che si possono incontrare durante l’esplorazione della “città perduta”.
Tra gli edifici più interessanti e dal fascino misterioso di Yaxchilán c’è senza dubbio El Laberinto, che rappresenta un complesso di corridoi bui che sembrano alludere a una sorta di regno degli inferi artificiale, al cui interno venivano celebrati arcani riti spirituali. Il tempio della città più famoso e meglio conservato è l’imponente e monumentale Palazzo del Re, conosciuto anche come Edificio 33. Risalente al 750 d.C., il Palazzo del Re presenta una base di 22 metri per 5 metri e si innalza per circa 7 metri di altezza, la scalinata simboleggia l’ascesa al trono del sovrano Uccello Giaguaro avvenuta nel 752 d.C. L’edificio è ornato da enigmatiche incisioni, immagini raffiguranti figure leggendarie e scene legate alle vicende del sovrano da ammirare per ore, mentre davanti alla Struttura si può ammirare il torso di una statua che ritrae il re.
La testa mancante della statua è collocata nelle vicinanze del tempio, e veniva venerata fino a non molto tempo fa come divinità dai Lacandòn, popolo indio discendente dai maya. Ulteriori costruzioni, come quelle che compongono la Grande Acropoli e la Piccola Acropoli suscitano le medesime emozioni e offrono altrettante raffigurazioni mitiche e testimonianze monumentali da poter ammirare e provare segretamente a decifrare, proprio come fanno gli esploratori di fronte ai misteriosi resti rinvenuti durante un’entusiasmante avventura.
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