Petra è uno di quei luoghi che non può mancare nel bagaglio di esperienze di ogni viaggiatore.
A circa tre ore di strada a sud di Amman, in Giordania, a metà strada tra il Golfo di Aqaba e il Mar Morto, nel 2007 è stata oggetto del più grande sondaggio nella storia dell’uomo. Oltre 100 milioni di persone interpellate hanno indicato Petra, che già dal 1985 era tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco, tra le sette meraviglie del mondo.
Le prime tracce di insediamenti a Petra risalgono al settimo secolo avanti Cristo, ma è a partire dal sesto secolo, con l’arrivo dei nabatei dalla penisola arabica, che Petra inizia ad assumere importanza. Diventa un’importante se non obbligato punto di passaggio per le carovane che dall’Asia portano verso il Mediterraneo e l’Egitto seta e spezie.
Il suo successo lo si deve anche alla straordinaria e ancora visibile opera dei nabatei per raccogliere, conservare, incanalare l’acqua piovana in un complesso e ingegnoso sistema di canali e cisterne.
L’inizio della decadenza coincide con il periodo romano e bizantino, durante il quale Petra perde importanza commerciale a favore delle città siriane di Palmira e Bosra. Una serie di terremoti completano l’opera unita al sorgere di superstizioni sulla presenza di demoni nella città. L’arco di pietra sito all’entrata della gola rocciosa, crollato nel 1896, era infatti chiamato ponte del diavolo.
Le splendide facciate intagliate nella roccia, per lo più sepolcri, sono rese possibili dall’arenaria. Si tratta di una roccia che è il frutto del deposito di granelli di sabbia. Questo rende la pietra resistente ma facile da scavare e, soprattutto, permette straordinarie variazioni di colore tra il giallo ocra, il rosso fuoco e il bianco.
Per questo motivo, oltre che per il caldo, Petra andrebbe visitata nelle prime ore del mattino. Affacciarsi all’alba sul Siq, la profonda fessura orientale che introduce a Petra, con il sole che nel giro di poche ore vi regala ogni sorta di sfumatura, è uno spettacolo senza paragoni.
La gola è lunga circa un chilometro e dietro l’ennesima ansa vi attende il Palazzo del Tesoro o Al-Khazneh.
Alto 40 metri, finemente decorato con statue e fregi, visitatelo nel silenzio del primo mattino. La sua funzione è ancora dubbia anche se sulla cima vi è un’urna funeraria che la leggenda vuole contenere il tesoro di un faraone, da cui il nome del palazzo.
Quasi sicuramente ci sarete arrivati a piedi o a cavallo, ma mai tanta fatica sarà stata così largamente ricompensata.
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