I Campi Flegrei conservano un fascino antico, legato al suo glorioso passato e alla sua natura sempre mutevole.
Ci troviamo nella fascia costiera che chiude a nord il golfo di Napoli e che abbraccia diversi comuni (Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto).
L’immenso patrimonio storico che caratterizza quest’area, oggi è gestito dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei e conta più di 20 siti.
Le attrazioni principali comprendono l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il terzo in ordine di grandezza dopo il Colosseo, e l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere i cui sotterranei sono tra i meglio conservati in assoluto.
Il baricentro della storia flegrea è racchiuso nel Castello Aragonese di Baia dove all’interno delle sue sale è stato allestito il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, che per allestimento e collezione è uno dei musei archeologici più importanti d’Europa.
Molti dei reperti flegrei si trovano sotto il livello del mare per via del bradisismo (dal greco lento movimento) e che si caratterizza per il sollevamento e l’abbassamento del suolo.
Il parco archeologico sommersa di Baia conserva numerose testimonianze della Roma imperiale e costituisce una delle mete diving più famose al mondo. I diversi percorsi permettono la visita anche a chi non è pratico di immersioni, in particolare grazie ad apposite barche che permettono di esplorare il fondale stando comodamente seduti.
Le ragioni per visitare i Campi Flegrei sono innumerevoli. Un territorio che ancora oggi si presenta come tutto da “scoprire” e che essendo lontano dai grandi circuiti di turismo di massa, permette un’esperienza di viaggio autentica e affascinante.
Bisogna ricordare inoltre che qui che comincia la Storia, quella con la S maiuscola.
I greci approdarono prima a Ischia e poi si fermarono a Cuma, fondando quella che è considerata la colonia greca più antica d’Occidente.
Da questi luoghi si diffuse in tutta la penisola la cultura greca, con i miti cantati da Omero e da Virgilio, le ville dell’aristocrazia romana, le incomparabili bellezze paesaggistiche.
Tutto questo rende davvero speciale la visita di questo territorio.
Testi di Arcangelo Pisano
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