Il nome è lo stesso di una città spagnola della Murcia. Il suo fondatore Pedro de Heredia, uno dei conquistadores, lo scelse appositamente.
Ma per il resto i due luoghi non potrebbero essere più diversi. La città colombiana sorge infatti in una incredibile posizione geografica, al centro di una baia caraibica circondata da isole e lagune.
Si dice che gli antichi abitatori, chiamati calamari, fossero una popolazione feroce e combattiva, dove persino le donne prendevano parte alle battaglie. Certo è che, quando gli spagnoli costruirono una fortezza con possenti mura, contribuirono a ipotecarne il futuro. Gli abitanti di Cartagena combatterono contro inglesi, francesi, olandesi, subirono assedi, si batterono con soldati regolari e con bucanieri e filibustieri. L’episodio più eroico risale al 1741, quando la città con solo sei navi e tremila uomini riuscì a respingere la flotta inglese composta da 186 navi e forte di oltre 23 mila uomini.
Oggi, se i grattacieli sono spuntati un po’ dovunque, basta aggirarsi per il centro storico per ritrovare l’atmosfera del passato coloniale e non è certo un caso che l’antico complesso sia stato dichiarato patrimonio dell’umanità fino dal 1984.
Cartagena ispirò alcuni importanti scrittori sudamericani, fra cui Gabriel Garcia Marquez, che qui visse per un periodo della sua vita, e Alvaro Mutis, affascinato dall’atmosfera del Caribe colombiano.
Ogni anno nella città si tiene il Festival Internacional de Literatura de Cartagena, che attira scrittori e lettori da tutto il mondo.

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.









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