Il naturalista inglese Charles Darwin fu un severo critico del colonialismo. Nel diario del suo lungo viaggio intorno al mondo del 1831-36, da cui sarebbe nata la più grande rivoluzione delle nostre idee sulla vita, non mancò di sottolineare, dovunque li incontrasse, gli effetti devastanti dello sfruttamento europeo dei Paesi lontani.
Nell’aprile del 1832, mentre stava esplorando le coste del Brasile, annotò: «La località è nota per essere stata per molto tempo la residenza di alcuni schiavi fuggiaschi che, coltivando un po’ di terra presso la cima, riuscirono a procurarsi i mezzi per vivere. Alla fine furono scoperti ed essendo stati mandati dei soldati, furono tutti catturati, tranne una vecchia, la quale, piuttosto che ritornare in schiavitù, si sfracellò gettandosi dalla sommità della montagna. In una matrona romana, questo sarebbe stato chiamato nobile amore della libertà; in una povera negra, è soltanto ostinazione bruta». Poco oltre in data 14 aprile, osservando il gesto disperato di uno schiavo di colore, aggiunse: «Quest’uomo era stato ridotto ad una degradazione più bassa della schiavitù del più debole animale».
Mentre attende il Beagle a Bahia Bianca, apprende della guerra condotta dal generale Rosas contro i nativi della Cordigliera: «Non soltanto intere tribù sono state sterminate, ma gli indiani superstiti sono diventati più barbari; invece di vivere in grandi villaggi e occuparsi dell’arte della pesca e della caccia, vagano ora sulle vaste pianure, senza casa e senza occupazione fissa».
Il 12 gennaio 1836, in Australia, in un contesto geografico e storico completamente diverso, Darwin conclude: «Ovunque l’Europa pone piede, si direbbe che la morte perseguiti l’aborigeno. Possiamo considerare le grandi estensioni delle Americhe, della Polinesia, del Capo di Buona Speranza e dell’Australia e troveremo lo stesso risultato».

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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