Il più celebre tentativo di vincere il passaggio a nord-est, dopo la spedizione promossa da Caboto nel 1500, che rivelò agli europei le severe condizioni dell’Artico, fu quello compiuto da Willem Barents, che penetrò nel Mare di Kara e riuscì a spingersi fino nei pressi di Capo Čeljuskin, la punta più settentrionale del continente eurasiatico che dista solo 1370 chilometri dal Polo Nord.
Nel 1596, nel corso del terzo tentativo, il navigatore olandese si spinse subito più a settentrione, dove, casualmente, scoprì le isole Svalbard, di cui prese possesso a nome del suo paese.
Purtroppo la nave era stata gravemente danneggiata dalla morsa dei ghiacci e nel giugno successivo, quando la banchisa si aprì, agli olandesi non restò che cercare la salvezza su due scialuppe di salvataggio. Ma il 20 giugno Barents morì e i marinai sopravvissuti vennero salvati da alcune navi russe.
Nei quadranti del Nord–est artico si erano nel frattempo affacciati i russi, che non erano interessati a rotte alternative per la Cina, ma semplicemente a sviluppare i commerci interni tra Russia e Siberia.
Ma ci vorranno altri due secoli prima che l’intera tratta eurasiatica venga integralmente percorsa dalla spedizione svedese guidata dal professor Nordenskjöld, accompagnato dall’italiano Giacomo Bove.
Questi viaggi regalarono alla cultura europea alcuni nuovi miti, Il più celebre fu l’«industrioso samoiedo», l’indigeno appartenente a una delle tribù nomadi che abitavano le regioni artiche e subartiche, che filosofi illuministi come Helvétius in De l’homme, de ses facultés intellectuelles et de son education indicavano come l’emblema dell’ingegnosità sollecitata dal clima ostile. Un’altra scoperta che affascinò gli europei furono le zanne e gli scheletri dei mammut imprigionati nel ghiaccio.

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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