Nonostante significhi «luogo di sabbia» o «piazza sabbiosa», questo sbalorditiva agorà dell’Uzbekistan è uno dei luoghi più monumentali dell’Asia centrale.
Pochi altri luoghi ci danno un’idea della ricchezza della Via della Seta, lo storico asse carovaniero che univa l’Oriente all’Europa, come la piazza Registan di Samarcanda. Oggi si presenta come uno spettacolare complesso architettonico costituito da tre preziosissime madrase, ciascuna caratterizzata da una specifica architettura e da un sistema decorativo originale.
Delle tre scuole coraniche, la Madrasa di Ulugh Beg risale al XV secolo e venne eretta dal grande astronomo e sovrano che ha legato il suo nome all’edificio. Costituisce uno degli esempi più antichi di architettura islamica nella regione.
Al Seicento risale invece la Madrasa Sher-Dor, un’opera d’arte del periodo post-timuridico, con raffinati rilievi raffiguranti leoni. Infine sempre secentesca è la Madrasa Tilya-Kori. Letteralmente significa «ricoperta d’oro» per la preziosa decorazione degli interni.
Dentro piazza Registan ci si muove come in un sontuoso teatro, con le imponenti facciate decorate con mosaici, maioliche e motivi geometrici, che combinano influenze persiane, turche e locali.
Non siamo solo al vertice di una grande stagione artistica, ma ci troviamo di fronte a una delle più alte espressioni della cultura umana.
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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