Nel corso dei secoli le credenze religiose sono state un aspetto vitale dell’esistenza umana e, con la loro forte influenza, hanno plasmato culture e tradizioni di tutto il mondo.
Le diverse religioni vengono oggi celebrate in modi diversi e unici a seconda del Paese di riferimento e della sua eredità storico-culturale.
Se pensiamo al cristianesimo, le celebrazioni universalmente più sentite che ci vengono in mente sono senza dubbio le festività natalizie e pasquali; ma se guardiamo all’Etiopia, ad esempio, i cristiani ortodossi che vi risiedono sono soliti celebrare ogni anno una festa religiosa in particolare, forse meno conosciuta ma ugualmente sentita: la festa del Meskel (o Meskal).
La conoscete già? Scopriamo di più su una delle più importanti feste religiose dell’Etiopia.
Questa celebrazione senza tempo trova origine nella città di Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, ed è dedicata al ritrovamento della vera croce (meskel in amarico) di Cristo, avvenuta, secondo la tradizione, nel 326 a Gerusalemme dalla madre dell’imperatore Costantino I, Elena.
Durante questa festività viene inoltre celebrata la fine della stagione delle piogge e l’inizio della primavera.
Ogni anno, intorno al 26 o 27 settembre del calendario gregoriano, migliaia di fedeli e turisti giungono nella capitale e si riuniscono nella grandissima Piazza di Meskel per celebrare la festa religiosa che, data la sua importanza, viene parallelamente festeggiata in ogni cittadina e villaggio etiope.
Come si svolgono i festeggiamenti?
I festeggiamenti iniziano il giorno prima del Meskel, detto Damera, e prevedono ovunque la celebrazione di messe, preghiere e processioni.
Durante questo giorno vengono costruite piramidi con i rami degli alberi, abbellite con margherite che riprendono il nome della festività. Sulla sommità delle piramidi è disposta una croce.
Al tramonto, i preti ortodossi inaugurano l’inizio ufficiale della festa dopo aver benedetto e dato fuoco alle piramidi, che generano un alto falò attorno cui si dispongono i fedeli. Vestiti a festa (le donne indossano abiti bianchi e gli uomini i vestiti più eleganti che possiedono), i fedeli pregano rivolti alla croce collocata sulle piramidi fumanti e intonano canti religiosi.
Il giorno seguente, detto Meskel, è all’insegna di grande partecipazione: tanto cibo, danze colorate, canti e grida gioiose. I fedeli sono soliti disegnarsi una croce sulla fronte usando la cenere dei falò della sera precedente.
La festa del Meskel è senza dubbio una delle più celebrazioni più belle e suggestive a cui assistere in Etiopia.
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