Nel Medioevo le orde dei Mongoli inquietavano la Cristianità. Di qui la necessità di capire qualcosa in più di questi popoli misteriosi e crudeli.
Nel 1245 il papa Innocenzo IV spedì quale ambasciatore al Gran Khan un frate che aveva conosciuto Francesco d’Assisi, Giovanni da Pian del Carpine.
La sua Historia Mongalorum non è una relazione di viaggio, bensì un vero e proprio trattato politico, anche se l’autore non rinuncia a qualche concessione al repertorio del favoloso orientale, attingendo alla letteratura classica leggende, aneddoti, figure: dalle montagne–calamita di Alessandro agli uomini selvatici privi di articolazioni alle gambe e di parola, dai popoli dalla testa canina ai Ciclopidi che con un unico braccio e un’unica gamba corrono assumendo l’aspetto di ruote.
Più sobrio il Viaggio in Mongolia di un altro francescano, il fiammingo Guglielmo di Rubruck. Era partito otto anni dopo Giovanni Pian del Carpine su incarico del re di Francia Luigi IX con lo stesso compito diplomatico del suo predecessore. Il suo viaggio ad partes Orientales avvenne esclusivamente a piedi lungo uno strabiliante percorso di 12 mila chilometri. Più indulgente al disinvolto immaginario dell’epoca un altro francescano, Odorico da Pordenone, che nel 1318 si incammina sulle orme di Giovanni da Pian del Carpine, spingendosi però fino in India, a Ceylon e nel Borneo e ritornando in Europa attraverso il Tibet (fu il primo europeo a vedere Lhasa) e l’Asia Centrale. Fu un viaggio di 50 mila chilometri protrattosi per dodici anni.
L’Itinerarium o Relatio de Mirabilibus orientalium Tatarorum colpisce il lettore per la scioltezza con cui l’autore passa da informazioni scrupolose, che sembrano fornite a beneficio dei futuri mercanti, a notizie palesemente inventate. Non per nulla il titolo di un volgarizzamento trecentesco del suo testo era Libro delle nuove e strane e meravigliose cose.
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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