Basta il nome di questo Stato del Sud dell’India e subito scatta l’associazione con l’Ayurvedica, la più antica medicina indiana, una vera e propria «scienza della vita», che, con la sua visione olistica, promette all’uomo occidentale, stanco di esami di laboratorio e di diagnosi parziali, una via diversa della cura.
Ma se penso al Kerala, il mio ricordo è legato alla Riserva della Tigre di Periyar. Ho girato per la giungla per un giorno intero, abbiamo frugato fra la vegetazione con un ranger, abbiamo attraversato fiumi e laghi su zattere legate a un cavo. Ma per quanto sforzi abbiamo compiuto, grondanti di sudore, sporchi e assediati dalle sanguisughe la tigre non l’abbiamo vista. «Non è meraviglioso?» mi sforzavo di convincermi scimmiottando Peter Mathiessen nel suo celeberrimo Leopardo delle nevi. Malauguratamente non sono buddista e alla fine mi bruciava. Solo adesso, scrivendo queste righe, riesco a rendermi conto che avevo torto.
Quella tigre capricciosamente nascosta nei suoi recessi vegetali, assorbita dalla sua tigresca vita e poco sensibile ai miei teleobiettivi, mi aveva comunque regalato una meravigliosa giornata in una giungla alla Kipling. E alla sera mi attendeva un massaggio ayurvedico, che mi avrebbe riconciliato con la vita.
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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