La Piramide Ev-K2-Cnr è il più alto laboratorio scientifico del mondo. Sorge a 5050 metri a poca distanza dal campo base dell’Everest.
Fu voluta negli anni Ottanta da Ardito Desio, insigne studioso dell’alta quota e capo della spedizione italiana al K2, e dall’alpinista himalayano Agostino da Polenza.
I materiali costruttivi e le attrezzature scientifiche furono spediti via mare a Calcutta, poi alla fine del giugno 1990 trasferiti in camion a Kathmandu e al termine della strada a Jiri, da cui 2000 portatori in 10 giorni li trasportarono a piedi fino al sito dove sorge oggi la Piramide. In luglio il materiale era arrivato nel Khumbu, in agosto iniziò il montaggio e il 1° settembre l’edificio era pronto per essere inaugurato.
Arrivò il prof. Desio in persona, che all’età di 90 anni salì in elicottero fino a 5050 m
La Piramide ha base quadrata, con un lato di 13 m e un’altezza al vertice di 9 m. La struttura è in acciaio, i serramenti e i telai sono in alluminio e i pannelli in speciale cristallo spesso 8 mm e metallizzato all’esterno. L’inclinazione delle facce è di 52°, la stessa delle piramidi egizie.
La Piramide è alimentata da energia rinnovabile e dispone di un impianto fotovoltaico che ha una potenza di 5 kW di picco e un sistema di accumulo di circa 60 kW/h. La quota fa sì che il rendimento sia altissimo anche con tempo coperto.
I settori di ricerca sviluppati alla Piramide riguardano le scienze della terra, con la misurazione dell’Everest mediante tecnologie d’avanguardia, satellitari e laser; le scienze ambientali, con la valutazione delle condizioni globali di inquinamento e con l’inserimento nei network internazionali delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia della sofisticata rete di monitoraggio che alla Piramide ha il suo centro; la fisiologia, con ricerche sull’adattamento, la sopravvivenza e le performance dell’organismo in alta quota; le scienze umane, studiando delle popolazioni sherpa.
Ma la Piramide svolge anche un’importante funzione di soccorso, dotata com’è di ossigeno, di una camera iperbarica, di un saturimetro e di un presidio sanitario essenziale. Durante la stagione del trekking viene effettuato quasi un soccorso al giorno a persone colpite da mal di montagna.
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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