La prima guida turistica moderna propriamente detta è stata Rheinreise von Mainz bis Köln, pubblicata nel 1828 e rielaborata negli anni Trenta da Karl Baedeker, il «padre del turismo moderno», che ne avrebbe fatto il capostipite della sua gloriosa editoria di guide turistiche.
Il sottotitolo Handbuch für Schnellreisende («libro tascabile per viaggiatori frettolosi») fissa i due paletti del genere: la maneggevolezza del formato e la rapidità del viaggio.
Da una lista della casa editrice germanica, il cui nome sarebbe diventato sinonimo di guida turistica, si apprende che tra il 1832 e il 1944 uscirono ben 969 titoli, una buona metà dei quali in lingua tedesca.

Corpose, rilegate in rosso, precise fino alla capziosità, erano opere di vasta erudizione dedicate a un pubblico, che, se non era quello del Grand Tour, era pur sempre costituito dal bel mondo dell’epoca.
Grazie anche alla loro scrupolosa esattezza, i Baedeker dominarono in modo pressoché incontrastato il mercato turistico fino alla fine della Prima guerra mondiale.
Nella follia della Seconda guerra mondiale le Baedeker sarebbero servite anche ad usi impropri, come accadde al volume tedesco del 1937 dedicato alla Gran Bretagna.

I nazisti lo usarono per individuare e bombardare con i cosiddetti Baedeker raid i principali monumenti inglesi. Pare che un alto funzionario dei Reich dichiarasse: «Ci impegneremo e bombarderemo ogni edificio a cui sono state date tre stelle nella Baedeker».

Ne fecero le spese i siti di Exeter, Bath e York. Non si sa se per rappresaglia, l’anno seguente gli aerei inglesi distrussero a Lipsia gli uffici della casa editrice.

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
Lascia un commento