«Il mio popolo è vissuto su questa terra per millenni» mi dice Laila alle otto davanti al traghetto per Saltoluokta, nella Svezia settentrionale.
«Ha lasciato tracce discrete, qui era a casa, ogni luogo aveva il suo nome e la sua storia. Per i sami la natura è viva, gli spiriti sono una realtà concreta come gli uomini e gli animali.
Ogni divinità ha la sua funzione. Rispettare la natura significava vivere in pace con gli dèi. Capisci perché l’ecologia è incomprensibile per noi sami?»
Ci sono 25 gradi sottozero e intorno le colline innevate si innalzano verso le masse rocciose delle Alpi Scandinave. Laila è una sami, la forma più corretta per indicare i lapponi, parola spregiativa legata agli stracci, alle pezze. Come dire: straccioni.
«I sami sono le renne – continua Laila – Tutto il loro mondo ruota intorno a questi animali. Li sfama con la carne, li veste con le sue pelli, offre le corna e le ossa per gli oggetti di casa. Ma le renne necessitano di grandi spazi, perché hanno bisogno di un’alimentazione che varia nel corso dell’anno. Ma oggi, benché la situazione non sia minimamente paragonabile a quella del resto dell’Europa, anche quassù gli spazi cominciano a restringersi. Per questo in molti temono che la civiltà della renna sia condannata»
Entriamo in casa. Laila apre un cassetto e mi porge una strana collana pelosa.
«Questo è il nostro conto corrente» mi dice ridendo. «Sai cosa sono? Sono dei pezzetti di orecchia di renna. Alla marchiatura viene asportato un pezzo e ogni frammento indica un capo posseduto dal proprietario. Queste sono le nostre renne, 170 animali».
Osservo questo manufatto, che ha qualche cosa di tribale, ma che in realtà è un modo molto pratico con cui nei secoli si è contabilizzata la proprietà delle famiglie sami.
Laila si è chinata vicina al camino e sta sfregano due legni. Vuole mostrarmi qualcosa.
«Quando siamo in altro nel fjell, sulla montagna, noi facciamo così. I sami dicono che non bisogna accendere il fuoco con il legno, ma tirare fuori il fuoco che si trova dentro il legno».
Franco Brevini
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
Foto dFoto di Franco Brevini e archivio EARTH
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