Accanto alle insidie dei mari, ai pericoli delle strade e alla diffidenza delle popolazioni, a scoraggiare chi volesse intraprendere un viaggio ha contribuito per millenni la lentezza e la precarietà dei mezzi di trasporto.
Per questo la velocità fu il nuovo parametro dell’età moderna e il treno il primo dei suoi emblemi.
La velocità delle navi a vela era di 10 km all’ora. Nel 1821 la Locomotion costruita da George Stephenson per la Stockton and Darlington Railway era in grado di viaggiare a 39 km all’ora, ma in breve le prestazioni si raddoppiarono. I contemporanei restavano sbalorditi di fronte a questi pesanti mezzi d’acciaio, che correvano più veloci dei cavalli.
Intanto il vapore registrava le sue ricadute anche sulla navigazione marittima.
Già intorno al 1880 l’entrata in servizio dei piroscafi permise di ridurre la traversata dell’Atlantico, che un tempo richiedeva tra le tre settimane e i tre mesi, a soli sette giorni di navigazione.
I nuovi transatlantici erano sicuri e confortevoli come hotel e garantivano regolari collegamenti settimanali, anche se i costi del biglietto restavano elevati: sul Titanic il biglietto di sola andata a New York in I classe costava l’equivalente di 2300 euro, che scendevano a 600 euro in terza classe.
Il passo successivo sarebbe stato l’aereo, che ha ridotto a un’oliva le dimensioni del mondo che prima erano quelle di un’anguria. All’inizio del Cinquecento la prima circumnavigazione del globo significò per Ferdinando Magellano una tragica crociera di 69 mila chilometri, che si protrasse per tre anni.
Il Novecento ha festeggiato insieme il completamento dell’esplorazione del Pianeta e l’affacciarsi di homo sapiens alla nuova frontiera di ciò che sta intorno al pianeta. Per questo i viaggi nello spazio sono il futuro. Ma molte incognite gravano su questa esperienza. Ma, come ha recentemente scritto su «Aeon» Ramin Skibba, responsabile per i problemi spaziali della rivista «Wired», il timore è che personaggi come Elon Musk e Jeff Bezos, si apprestino a replicare nel cosmo quello che hanno fatto sulla Terra.
Franco Brevini
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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