135 mila chilometri di deserto, nel cuore del Sahara.
Basterebbe questo a spiegare il fascino dell’Erg del Tadrart, un’affascinante regione che si stende nel sud dell’Algeria, a quattrocento chilometri dal centro carovaniero di Tamanrasset.
Ma solo chi ha messo le ruote della propria jeep su quelle sabbie arroventate è in grado di capire il richiamo di un’area di wilderness estrema, dove spettacolari dune lavorate dal vento come fossero eleganti oggetti di design si alternano a formazioni rocciose dalle forme più bizzarre.
L’effetto straniante è di trovarsi in una zona dolomitica, sopravvissuta a un cataclisma che ha bruciato ogni residuo di vegetazione.
Su queste rocce seimila anni fa misteriose popolazioni poi travolte dai mutamenti climatici incisero le loro storie di vita quotidiana, facendo delle montagne del Tadrart spettacolari pinacoteche preistoriche a cielo aperto.
Al tramonto di dune di Tin Merzouga, le più grandiose di tutto il Sahara, sembrano metallo incandescente. Ma poi viene la notte e, mentre i tuareg preparano il tè alla menta, sopra di voi scorre un cielo stellato che potrete ammirare in pochi altri posti al mondo.
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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