Il Golden Eagle Festival è un evento annuale, che si celebra in Mongolia nella regione di Bayan-Ölgii.
Qui da secoli si danno appuntamento i cacciatori di aquile reali kazaki, che, emuli della falconeria medioevale, danno prova delle loro straordinarie abilità nell’addestramento e nella caccia condotta con le aquile.
La cornice di questo popolarissimo appuntamento è lo spettacolare paesaggio montuoso della Mongolia occidentale.

Abbigliati con abiti tradizionali di pelle e pelliccia, i pastori mongoli reggono i loro maestosi volatili, alcuni dei quali sono di dimensioni davvero imponenti.
Di colpo il cielo sopra la valle si riempie di aquile che volteggiano nell’aria con i loro artigli affilati pronti ad afferrare la preda.

Il viaggiatore non tarda a rendersi conto dell’importanza culturale del rapporto tra i cacciatori e le loro aquile. Alle spalle degli addestratori, considerati dei veri e propri artisti, c’è una tradizione tramandata da generazioni, che celebra la forza e la nobiltà dell’aquila.

È sorprendente scoprire come questi uccelli selvaggi rispondano ai loro padroni con una precisione millimetrica, volando in cerchi sempre più stretti e poi atterrando sul braccio del pastore in un impeto di potenza.

Al termine i pastori si riuniscono intorno a grandi falò, cantano le canzoni del repertorio mongolo, ripetono le antiche narrazioni, e allora il Festival delle Aquile diventa un momento di celebrazione dell’arte, della musica e della poesia mongole.
Franco Brevini

Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
Lascia un commento