Non molti sanno che Perito Moreno non è solo il nome di uno dei più maestosi e fotografati ghiacciai della Patagonia. Nel Dipartimento di Santa Cruz si trova infatti una città, proclamata nel 1981 «capitale archeologica» per la ricchezza dei ritrovamenti e delle pitture rupestri, che porta lo stesso nome.
Dietro entrambi c’è una figura straordinaria dell’esplorazione argentina, Francisco Pascasio Moreno, cui è normalmente associato l’appellativo di «Perito», attribuito a figure di specialisti ed esperti.
Nel suo caso quel titolo gli fu riconosciuto nel corso della spinosa definizione dei confini tra Cile e Argentina. La sua vita non avrebbe potuto essere più avventurosa.
Tanta parte dei luoghi che oggi affascinano il viaggiatore, dal Lago o’Higgins al Chalten, furono da lui scoperti negli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento. Nel 1880 venne fatto prigioniero da una tribù di aborigeni e condannato a morte, ma riuscì a fuggire il giorno prima dell’esecuzione.
Il ghiacciaio che gli è stato intitolato scende maestoso nel Parco nazionale Los Glaciares, di cui è la principale attrattiva. Posta a un’ottantina di chilometri dal Calafate, è un’immensa colata di 250 km quadrati, un decimo dei ghiacciai quelli alpini. È lungo una trentina di chilometri ed è uno dei 48 ghiacciai che alimentano lo Hielo Sur, che da solo supera di cinque volte i ghiacci delle Alpi.
Basti dire che è la terza riserva mondiale di acqua dolce.
Il perito Moreno è un ghiaccio scenografico. Il suo fronte di cinque chilometri cade sul Lago Argentino con una falesia alta sessanta metri, da cui si staccano in continuazione seracchi, che cadono sollevando grandi onde.
Per una particolarità geologica, il Perito Moreno è uno dei ghiacciai che si muovono più attivamente: avanza di ben due metri al giorno, settecento all’anno.
Il sistema di scalinate metalliche eretto in faccia al fronte della colata permette di ammirarne da vicino le straordinarie architetture, ma, avendo un po’ di tempo, non si dovrebbe rinunciare a una passeggiata sulla sua superficie, armati di piccozza e ramponi.
Vi attende la scoperta di un mondo che fino ad allora non avreste neppure osato immaginare.
Franco Brevini
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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