In un conosciutissimo passo del Vangelo, Giovanni 20, 19-31, dopo la morte in croce, Gesù ritorna fra i discepoli barricati in casa per timore dei Giudei.
Manca Tommaso, che al suo rientro rimane però incredulo. Otto giorni dopo il Cristo ritorna e questa volta fra i discepoli c’è anche Tommaso, che viene invitato a compiere la verifica che la sua incredulità pretendeva: toccare con la mano il costato di Cristo.
Meno noto è che Tommaso fu un instancabile viaggiatore. Animato dalla propria fede, si recò a predicare in Siria, a Babilonia, raggiunse l’India meridionale, poi passò in Cina, per ritornare quindi in India.
Qualche anno fa ho trascorso un paio di giorni a Chennai, la capitale dello stato federato del Tamil Nadu, dove, stando alla tradizione, il 3 luglio 72 l’apostolo avrebbe subito il martirio. Su una spianata verdeggiante di Chennai, l’antica Madras, visitai la veneratissima basilica di San Tommaso, eretta dai portoghesi nel XVI secolo e rifatta in stile neogotico nel XIX secolo dagli inglesi.
Ho pensato spesso che san Tommaso potrebbe essere il patrono dei viaggiatori.
Quel credere solo dopo avere visto e toccato con mano, se non costituisce una prerogativa raccomandabile nell’uomo di fede, lo è però per chi viaggia.
Si parte da casa, non semplicemente per conoscere un luogo, perché ci sarebbero altri modi meno impegnativi di farlo, ad esempio Google Earth. Qualsiasi turista sa che il senso della sua attività consiste nel conoscere una meta, portandoci tutto il proprio corpo e ricorrendo alle percezioni che i suoi sensi gli trasmettono.
La St. Thomas Cathedral non è un semplice edificio neo–gotico adagiato su un morbido prato all’inglese. È invece una singolare oasi di pace dentro una convulsa città coloniale di oltre quattro milioni di abitanti. Si approda lì dopo l’immersione nella folla del Kapaleeshwarar Temple con il suo svettante gopuram affollatissimo di divinità, che hanno i colori dell’arcobaleno o dopo una passeggiata nel Sri Ramakrishna Math, un rarefatto giardino fiorito frequentato dai monaci che meditano avvolti nelle loro tuniche arancioni.
Ma la capitale del Tamil Nadu è anche le sue stoffe vivaci, le sue strade affollate, gli odori della sua cucina speziata, la luce dell’India del sud. Il turista parte per assaporare tutte queste sensazioni, di cui la più sofisticata realtà virtuale non potrebbe restituirgli neppure una sbiadita copia. Vuole trovarsi lì anche lui, diffidente come Tommaso.
Franco Brevini
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
4 Commenti
Apprezzo molto la lettura dei resoconti di Franco Brevini, che fanno ricordare luoghi già visti e ne suggeriscono di nuovi da visitare.
Grazie
Buongiorno Monica!
Grazie per aver condiviso il tuo pensiero!
Brevini…nomen omen. In pochissime battute ha la capacità di catapultarti in altri mondi, aprendo giusto uno spiraglio sul nuovo…lasciandoti in bocca ancora il desiderio di assaporare. E così inizi a cercare per capire, per approfondire…e ti ritrovi a sognare la tua prossima meta. Il tuo prossimo viaggio. Grazie per queste pillole!
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