L’India tribale è una delle regioni meno conosciute del subcontinente e senza dubbio una delle più affascinanti, ricca di antiche tradizioni e culture uniche al mondo. Quando si parla di India la prima immagine che affiora nella mente è l’India da cartolina: lo splendore del Taj Mahal, i sontuosi palazzi del Rajasthan, il fascino caotico di Delhi.
Un’area poco conosciuta dell’India è invece quella degli stati del nord est. Qui vive ancora l’India tribale, l’India delle antiche e oscure tradizioni, l’India di arcaiche regole sociali e consuetudini di vita lontane anni luce dal resto del subcontinente.Un viaggio in questo angolo di India è un’esperienza straordinaria, un viaggio attraverso villaggi nascosti nelle foreste tropicali e montagne impenetrabili, visitando antichi regni tribali.
L’India tribale, con una certa approssimazione, si concentra negli stati del Nagaland e dell’Arunachal Pradesh.
Il viaggio può iniziare partendo dalla regione di Tirap, dove regnano lussureggianti foreste di bambù. Il villaggio di Khonsa è la porta di ingresso dell’area dove vivono le tribù Olo, Tutsa, Wancho e Noche. Questi ultimi indossano come unico abito un perizoma e hanno sempre con sé una cesta di bambù e un machete.
A Khonsa si svolge ogni anno a fine novembre il Chalo Loku Festival, la festa della raccolta del riso che simboleggia la fine dell’anno e l’inizio dell’anno nuovo.
Da qui si prosegue verso Sibsagar, dove svetta il Shivasagar Mandir, uno dei templi più grandi dell’India dedicato a Shiva.
Si entra quindi nello stato di Nagaland. La regione di Mon, a lungo inaccessibile al mondo esterno, regala emozioni uniche, con tradizioni peculiari come l’oppio, che viene fumato dagli anziani intorno al fuoco.
I costumi tradizionali più belli della regione si trovano incece nel distretto di Mokokchung, patria degli Ao.
Un viaggio nell’India tribale è senza dubbio un’esperienza impegnativa, ma in grado di regalare emozioni impagabili.
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