L’Etiopia è senza ombra di dubbio un Paese affascinante e attraente, sotto ogni punto di vista. Consente di immergersi in un mix di religioni ed etnie differenti, offre spettacolari scenari naturali come l’altopiano centrale, il lago Tana e le montagne del Simyen.
La storia dell’Etiopia è una storia millenaria di cultura e religiosità ben rappresentate dalle innumerevoli chiese e monasteri spesso scavati nella roccia.
Gondar con i suoi eleganti castelli seicenteschi e Lalibela con le sue inusuali chiese duecentesche valgono un viaggio. Ancor più se avrete la possibilità di visitarle intorno alla metà di gennaio in occasione del Timkat.
Per essere precisi l’appuntamento è il 19 gennaio, giorno in cui l’Etiopia si svela in un’inebriante giornata di coloratissime e solenni processioni. Le celebrazioni hanno inizio con la Keterà, ovvero la vigilia del Timkat, l’Epifania copta, la più importante festa ortodossa in Etiopia che commemora il battesimo di Gesù.
Le radici di tanta devozione risalgono a tremila anni or sono e affondano nel culto dell’Arca. L’Arca dell’Alleanza, il mitico scrigno di legno e oro che avrebbe contenuto le Tavole della Legge, era conservata nel Tempio di Salomone in Gerusalemme. Da qui, trafugata dal figlio di Salomone e dalla regina di Axum, Saba, sarebbe arrivata in Etiopia dopo un passaggio in Egitto.
Durante il Timkat, le riproduzioni delle Tavole con i dieci comandamenti (chiamate tabot) vengono portate in processione in tutto il Paese coperte da drappi colorati e accompagnate da incessanti danze e cori dei fedeli. Corni e tamburi, canti e balli conducono le tavole alla fonte battesimale.
Qui, il giorno successivo, il Timkat, i sacerdoti cospargono con l’acqua benedetta le tabot, le croci, gli oggetti sacri e i fedeli che si immergono nell’acqua a ricordare il battesimo di Gesù nel Giordano. L’atmosfera che si respira è magica e irripetibile. Per certi versi inspiegabile, appagante e commovente anche per chi fedele non è.
Città già suggestive come Lalibela diventano, in occasione del Timkat, uno spettacolo unico di suoni, colori e vera umanità che valgono da soli un viaggio in Etiopia.
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