Tre dei maggiori navigatori di tutti i tempi, Ferdinando Magellano, James Cook e Jean–François de La Perouse, caddero sulle spiagge del Pacifico vittime degli indigeni.
Magellano perse la vita alle Filippine in uno scontro con la tribù del re di Mactan, Lapu–Lapu, nel tentativo di reprimere una rivolta dei locali in seguito alla proclamazione del dominio del re di Spagna. Le navi erano state costrette a rimanere al largo a causa della barriera corallina e non poterono dare alcuna copertura con i cannoni. Con una cinquantina di uomini ben armati e contando sull’appoggio di altri indigeni, la mattina del 27 aprile 1521 l’ammiraglio si avvicinò a piedi al villaggio ribelle, ma il sovrano dell’isola aspettava gli invasori con oltre millecinquecento uomini armati di lance, spade e archi con frecce avvelenate.
Antonio Pigafetta, l’attendente dell’ammiraglio portoghese, che avrebbe raccontato la storia della sfortunata spedizione, descrisse la morte di Magellano nella Relazione del primo viaggio intorno al mondo
Magellano fu subito ferito sulla spiaggia di Mactan. Si batté valorosamente, cercando di difendere i suoi marinai, ma, sopraffatto dal numero dei nativi, cadde sotto i loro colpi insieme a due dei suoi uomini. Il corpo non venne mai restituito.
«Conoscendo lo capitano, tanti [degli indigeni] se voltorono sopra de lui, che due volte li buttarono lo celadone fora del capo; ma lui, come buon cavaliero, sempre stava forte. Con alcuni altri più de una ora così combattessemo e, non volendosi più ritirare, uno Indio li lanciò una lanza de canna nel viso. Lui subito con la sua lancia lo ammazzò e lasciogliela nel corpo; volendo dar di mano alla spada, non poté cavarla, se non mezza per una ferita de canna [che] aveva nel brazzo. Quando visteno questo tutti andorono addosso a lui: uno con un gran terciado (che è como una scimitarra, ma più grosso), li dette una ferita nella gamba sinistra, per la quale cascò col volto innanzi. Subito li furono addosso con lancie de ferro e de canna e con quelli sui terciadi, fin che lo specchio, il lume, el conforto e la vera guida nostra ammazzarono».
Oggi sull’isola sorgono i monumenti che ricordano i due protagonisti di quella giornata, Ferdinando Magellano e il re Lapu–Lapu.
Ha scritto una quarantina di libri pubblicati dai maggiori editori, insegna all’università, è editorialista del Corriere della sera, ha scalato migliaia di cime sulle Alpi e fuori, ha viaggiato ai quattro angoli del mondo. Ed è amico di Earth Viaggi.
Franco Brevini inizia la sua collaborazione con il nostro sito, dove alternerà i suoi racconti sui viaggi che ha compiuto a riflessioni sul muoversi nel mondo ieri e oggi.
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