In occasione della Giornata internazionale della donna scopriamo insieme la vita e le imprese delle grandi viaggiatrici che hanno fatto la storia. Esploratrici, intrepide avventuriere, capaci di spostare sempre più in là le frontiere del mondo. La storia del viaggio è fatta di grandi donne che hanno portato a termine straordinarie imprese: conosciamo da vicino alcune viaggiatrici con la V maiuscola.
Iniziamo dalla francese Jeanne Baré, famosa esperta di botanica, che nel ‘700 fu la prima donna a effettuare il giro del mondo. Baré viaggiava vestita da uomo per non dare troppo nell’occhio ed era accompagnata dal marito, suo compagno di avventure.
Dall’altra parte della Manica troviamo Isabella Bird, la prima donna a essere ammessa alla prestigiosa Royal Geographical Society. Iniziò il suo viaggio a 41 anni e lo concluse 30 anni dopo, dopo aver visitare America, India, Medio Oriente, Tibet, Malesia, Corea, Giappone e Cina.
Qualche decennio dopo le sue imprese vennero emulate da Ida Pfeiffer, che alla fine dell’800 divenne una delle più grandi viaggiatrici dell’epoca. Si diresse verso est, in direzione del Medio Oriente, in seguito visitò la Scandinavia e l’Islanda per poi salpare alla volta di Brasile, Cina, India e Indonesia.
Negli stessi anni un’altra grande viaggiatrice, Mary Kingsley, si avventurò in Africa, diventando il primo europeo a salire sul monte Cameroun e a visitare la regione corrispondente all’attuale Gabon.
Tra le grandi viaggiatrici non si può non ricordare Gertrude Bell. Archeologa, linguista, alpinista e agente segreto di Sua Maestà, la Bell viaggiò in lungo e in largo per il Medio Oriente, ricoprendo un ruolo fondamentale durante la rivolta araba contro gli ottomani in sinergia con il celebre Lawrence.
Passiamo dalla terra al cielo con Amelia Earhart, la più grande pilota della prima metà del ‘900. Fu la prima donna a effettuare la traversata dell’Atlantico, dagli Stati Uniti all’Irlanda, nonché autrice di numerose imprese, l’ultima delle quali le fu fatale.
E concludiamo con la cosmonauta russa Valentina Tereshkova che in piena Guerra Fredda, nel 1963, divenne la prima donna a volare nello spazio, diventando un’icona e un simbolo dell’Unione Sovietica.
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