Uno degli scrittori italiani più importanti del ‘900 ci ha lasciato in dono questo bellissimo libro. Leggiamo insieme “Un’idea dell’India” di Alberto Moravia. Nel 1961 Alberto Moravia si reca in India come inviato per il Corriere della Sera. È accompagnato da Pier Paolo Pasolini e dalla moglie, Elsa Morante. Il reportage viene pubblicato in undici puntate sul quotidiano e nel 1962 diventa un libro.
Un’idea dell’India è il ludico racconto dell’esperienza di Moravia nel subcontinente. Nello stesso anno anche Pasolini pubblica un libro dedicato al viaggio, “L’odore dell’India”. È interessante notare le diverse prospettive dei due autori all’India. Moravia ci restituisce un’analisi fredda e razionale. Una narrazione lucida eppure ricca di vita, che in qualche modo si collega al tono emozionale e vivido di Pasolini.
“L’India è laggiù ad oriente, non si vede ma c’è. Anche tu dovresti sentirla, come si sente la presenza di qualcuno che non la si vede eppure c’è.”
Un’idea dell’India è prima di tutto un viaggio alla ricerca di un’idea, una visione dell’India dell’epoca, delle sue contraddizioni. L’idea di un Paese che si muove verso la modernità con il peso di una storia millenaria e tante sfide da affrontare.
Il punto di vista del Moravia giornalista indaga le cause della povertà dell’India in tutti i luoghi che visita, dialogando con le tante persone che incontra lungo la strada. Moravia giunge a conclusioni personali sulla povertà del subcontinente, che ascrive al sistema di caste, alla superstizione derivante dalla religione, alla pesante eredità coloniale e al clima.
Un’idea dell’India è un libro ormai storico, che restituisce tuttavia alcuni elementi, in positivo e in negativo, che si possono ritrovare nell’India di oggi. Il subcontinente diventa così il luogo dove vivere un’esperienza, un’esperienza unica e totalizzante.
Per questo concludiamo il post con questa bellissima citazione tratta dal libro:
– “Allora sei stato in India. Ti sei divertito?”
– “No.”
– “Ti sei annoiato?”
– “Neppure.”
– “Che ti è accaduto in India?”
– “Ho fatto un’esperienza.”
– “Quale esperienza?”
– “L’esperienza dell’India.”
2 Commenti
Bellissimo viaggio in Bhutan organizzato da Earth viaggi. Visti Stupendi e incontrata gente molto cordiale.
Decisamente da consigliare( anche ai viaggiatori più esigenti!!).
Comunque, fiore all’occhiello di quest’interessantissimo giro, sono state le due guide che ci hanno accompagnato nel tour: l’indiano Raj Taxak ed il bhutanese Tille.
Raj uomo affabile , molto intelligente e dalla solida cultura asiatica ben bilanciata con una profonda conoscenza della lingua italiana e e delle abitudini europee, Tille persona brillante, parlante un inglese molto fluente e vera espressione dell’ essenza del popolo
“ bhutanese”.
Earth Viaggi deve essere , secondo tutto il nostro gruppo , molto orgogliosa di avere nel proprio staff due personaggi di questo calibro!! Bravi!!
Non lasciateveli scappare!!!:)))
Grazie Stefi, Enrica, Patrizia, Lucio, Salva e Robi per la vostra recensione. Raj e Tille sono due persone eccezionali e super professionali. Sicuramente non li lasceremo scappare 😉