Oggi, lunedì 21 dicembre, si festeggia il solstizio d’inverno, una giornata molto particolare in cui si celebra la luce.
Il sole, nel suo moto apparente lungo l’orbita della Terra, oggi raggiunge il punto di declinazione massima, in Italia. Forse oggi non diamo il giusto peso, eppure gli equinozi e i solstizi erano degli appuntamenti molto importanti per le civiltà del passato accomunate da un denominatore comune: l’astrologia.
Basti pensare al sito di Chichén Itzá, un complesso di rovine Maya celebre in tutto il mondo, situato nella penisola messicana dello Yucatán. In questa area vennero edificati diversi edifici, tra cui numerosi luoghi di culto, ancora ammirabili ai nostri giorni, un luogo sorprendente dove avvengono dei fenomeni assai suggestivi nati grazie a studi astronomici.
Dovete sapere che il sole era al centro della cultura Maya e, di conseguenza, queste competenze dovevano essere celebrate in particolari situazioni dell’anno, come i solstizi e gli equinozi. Da qui nacque l’idea di costruire l’imponente piramide che domina il centro di Chichén Itzá, Kukulkanuna, che, in date ben precise e definite dell’anno, splende di giochi inusuali di luce e ombra.
Per esempio il 20 marzo di ogni anno, grazie alla particolare posizione solare, è possibile ammirare sulla piramide di Kukulkanuna una strana ombra a forma di serpente che percorre il monumento dalla sua base sino alla sua sommità.
Muovendoci verso oriente una situazione simile accade a Angkor Wat, città khmer situata in Cambogia. Molte sono le leggende che avvolgono questo luogo dove natura e umanità convivono in perfetta simbiosi da secoli.
Una relazione, questa, che ha le sue radici con la fondazione stessa di questo sito archeologico, capitale dell’impero khmer.
Questa civiltà effettuava diversi studi astrologici, di conseguenza la città stessa ne esaltava le competenze acquisite in materia. Ad Angkor Wat il 20 marzo di ogni anno avviene un fatto assai curioso: il sole sembra appoggiarsi sulla torre più alta di questo tempio. Un evento che è possibile grazie a attenti studi astrologici combinati con un particolare stratagemma architettonico.
Infatti, questo sito è spostato di mezzo grado verso ovest, una curiosa soluzione che coincide con il tramonto del sole in occasione dell’equinozio di primavera. In questa giornata il sole sembra appoggiarsi sulla sommità di questo luogo sacro per poi rifugiarsi dietro le sue imponenti strutture architettoniche così da lasciare spazio all’oscurità.
Sempre in oriente vi è un altro luogo dove avviene un fatto singolare: è il tempio di Padmanabhaswamy, in India. Questo tempio si sviluppa su sette piani e al centro degli ultimi piani vi sono collocate delle finestre che si illuminano di luce solare, in occasione dei due equinozi annuali, a marzo e settembre. Una soluzione architettonica che ci illude che il sole tramonti nelle viscere di questo originale tempio.
Giochi astrologici e architettonici che già erano conosciuti alle civiltà preistoriche e trovano il loro apice di riscontro in un luogo molto conosciuto, avvolto ancora nel mistero: Stonehenge.
Sito principe per l’osservazione e lo studio astronomico, sin dalla preistoria, ne sono esempio i singolari avvenimenti che si ripetono ogni anno in questo luogo durante i solstizi. In queste particolari occasioni questo sito, grazie alla particolare disposizione a circolo delle sue maestose pietre, rappresenta un luogo speciale dove poter apprezzare le illusioni ottiche create dal sole, nell’arco del suo moto apparente lungo l’eclittica.
Un fenomeno particolare che oggi chiunque potrà ammirare virtualmente, perché l’English Heritage, l’ente che si occupa della gestione di Stonehenge, al fine di evitare assembramenti, ha deciso di trasmettere sui suoi canali social e sulla sua pagina Youtube un video in diretta da questo sito incantato.
Mettetevi comodi e apprezzate, in completa sicurezza, la bellezza di questo luogo e di questa particolare giornata.
Buon solstizio d’inverno.
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