Le popolazioni del Sud America, si sa, hanno il ritmo nel sangue e il Perù non rappresenta di certo un’eccezione.
La musica in Perù, infatti, non è solo una forma di intrattenimento, ma un fenomeno culturale che da recenti scoperte archeologiche sembra risalire a ben 6.000 anni fa!
Un dato certo è invece la natura multietnica della musica peruviana, che nasce proprio da una mescolanza di realtà culturali molto diverse, quali quella andina, l’europea ma soprattutto quella africana.
Da ciascuna di queste realtà la musica peruviana ha acquisito un carattere dominante che si esterna nell’utilizzo di strumenti particolari: a fiato per connotare gli andini; a percussione per gli africani e a corda per gli europei.
L’incontro tra il mondo andino e lo spirito festoso dell’immigrato africano, in particolare, ha contribuito ad arricchire il patrimonio musicale del paese. I due generi più antichi e popolari nella musica afro-peruviana, o creola, sono il landó e il festejo.
Le origini del landó risalgono a circa cinquanta anni fa. Il ritmo morbido e la natura sensuale dei balli che accompagnano tale musica, la associano alle tradizionali danze di corteggiamento sud americane.
Il festejo, invece, sicuramente uno degli stili più amati dal pubblico, si caratterizza per la varietà dei testi, che spaziano dalle storie di schiavitù a temi più leggeri e festosi. La melodia si sviluppa in un vivace crescendo ritmico ed è spesso accompagnata da balli liberi.
Di là dai propri confini, la musica peruviana sta riscuotendo una sempre crescente popolarità, anche in Italia, soprattutto nella concezione più moderna di questi generi. Per fortuna, però, nei locali notturni peruviani, accanto alle onnipresenti salsa e merengue, si possono ancora ascoltare i festejos e i landos originari di questo Paese.
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