Il Perù non finisce mai di stupire: nelle scorse settimane sono state ritrovate nuove rovine Inca all’interno del complesso archeologico di Chincheros. Curiosi? Si può dire senza esagerare che l’eredità Inca scorre nelle vene del Perù. La cultura e l’architettura di uno degli imperi più potenti della Terra sono un elemento essenziale per comprendere la storia del Paese.
Avete presente quando a Roma ogni tanto vengono alla luce reperti di epoca romana? Ecco, anche in Perù è così. Periodicamente saltano fuori rovine Inca di varia importanza, dai piccoli ritrovamenti fino alle grandi scoperte destinate a cambiare il volto dell’archeologia.
Un esempio è il Senor de Sipan, una mummia risalente a 1.700 anni fa scoperta da Walter Alva, artefice anche del recupero dell’Oracolo di Ongona, luogo di culto del 1.000 avanti Cristo di fondamentale importanza per comprendere la cultura Chavin. O ancora la leggendaria Senora de Cao, la cui datazione risale a 1.700 anni fa ed è stata ritrovata all’interno del complesso di El Brujo.
Tornando all’attualità, nelle scorse settimane il gruppo di archeologici impegnato nel restauro del settore di Qentepata del complesso archeologico di Chincheros si è imbattuto in rovine Inca di notevole interesse.
Grazie alle attività di scavo sono state riportati alla luce alcuni muri di cinta, i resti di un acquedotto utilizzato per l’irrigazione dei campi e le basi di piccole abitazioni. Le rovine sono rimaste sepolte per decenni da terra e rifiuti generati dalla costruzione di alcune case nelle vicinanze. Gli archeologi hanno inoltre ritrovato alcuni reperti risalenti all’epoca coloniale.
L’opera di restauro di questa porzione del parco, situata a circa un’ora da Cusco, è un grande progetto avviato nel 2013 e destinato a concludersi alla fine di quest’anno.
Non resta che aspettare la fine dei lavori e prepararsi a visitare un nuovo capitolo delle grandi scoperte di epoca Inca.
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