Il suo nome in quechua, lingua nativa andina, significa ombelico del mondo. Qual è la natura di questa denominazione?
Perché la città di Cusco era ed è considerata uno dei centri più importanti del Perù?
Cerchiamo di soddisfare la nostra sete di informazioni partendo da uno scenario politico e geografico. Cusco è stata l’antica capitale del Tahuantinsuyo, termine che si riferisce all’impero Inca, suddiviso originariamente in quattro regioni (suyo).
La scelta di attribuirle questo ruolo non è stata per nulla casuale, poiché le province di ciascuna regione, intersecate tra di loro, confluivano proprio nel territorio di Cusco. In questo modo la città aveva il controllo strategico di una vasta rete di sentieri che univano tutto il Sud America, dal sud della Colombia fino al nord dell’Argentina.
Un’altra interpretazione è di natura mitologica, secondo la quale Cusco rappresentava il centro dell’Universo, il luogo in cui il mondo degli inferi si congiungeva con il mondo visibile e il mondo superiore.
Ma il motivo che più di altri rende Cusco l’ombelico del mondo per la cultura peruviana, nonché una delle città più seducenti del pianeta, è l’architettura. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1983, Cusco è oggi una delle mete obbligate per chi vuole conoscere a fondo la storia del Perù.
Ricche di magie e tradizione, le strade della città scandiscono il passaggio degli anni e delle culture in un percorso che accompagna il viaggiatore alla scoperta di edifici di costruzione incaica, come il Koricancha e il Palazzo dell’Inca Roca, che si alternano a edificazioni coloniali di stile barocco andino, come la Cattedrale e la chiesa della Compania di Gesù, le cui imponenti facciate si illuminano ogni sera per ricreare quell’atmosfera mistica che solo Cusco può donare.
Storia, magia e tradizione in un’unica città, non ci serve sapere altro per visitarla quanto prima!
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