Scrittore, giornalista e uomo politico, figura eclettica ed esuberante, amante del proprio paese, il Perù, ma al contempo cittadino del mondo. Il suo nome? Mario Vargas Llosa.
Tra i diversi personaggi celebri di origine peruviana, Vargas Llosa è senza dubbio il più importante e conosciuto a livello internazionale, non solo per le sue innegabili capacità letterarie, ma anche per la sua versatilità e per la fermezza con cui ha saputo accostare la propria vita da letterario alle vivaci battaglie civili e politiche.
Nato ad Arequipa il 28 marzo 1936, cresciuto in Bolivia fino ai dieci anni, dopo la riconciliazione dei genitori torna a vivere in Perù. In quegli anni la famiglia lo rinchiuse in un collegio militare e qui la letteratura divenne per lo scrittore, ancora adolescente, una forma di evasione che lo accompagnerà per tutti gli anni universitari.
Anni suddivisi tra Lima e Madrid dove frequentò le facoltà di Lettere e Giurisprudenza presso l’Universidad Nacional Mayor de San Marcos. Come molti intellettuali del suo tempo è però inesorabilmente attratto da Parigi. Nella capitale francese iniziò a collaborare con alcune testate giornalistiche e nel 1963 scrisse il suo primo romanzo, “La città e i cani”, ambientato nell’accademia militare di Lima, frequentata dallo stesso scrittore.
Il libro, redatto con una particolare tecnica narrativa che si avvicina molto allo stile cinematografico, ottenne in Europa un successo enorme, ma in patria, in Perù, fu addirittura bruciato perché considerato dissacrante. La medesima tecnica narrativa fu riutilizzata anche nel seguente “La casa verde” (1966) nel quale Vargas Llosa narra le vicende di una casa chiusa di Piura e con il quale vinse il Premio Rómulo Gallegos.
L’opera venne tradotta in circa venti lingue e così anche la trentina di romanzi successivi, dagli anni ’60 agli anni’90, cui si alternarono testi per il teatro e il cinema, saggi e articoli politici su giornali e riviste.
Ormai lanciato sul mercato editoriale, Mario Vargas Llosa fu insignito di svariati riconoscimenti tra cui: il Premio Nazionale del romanzo del Perù, il Premio Ritz Parigi Hemingway, il Premio Principe delle Asturie e molti altri.
La svolta nel 2010 quando ricevette il Premio Nobel per la Letteratura per la propria cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo.
Alla sua crescita letteraria corrisponde quella politica e sociale: malgrado risieda in Europa, nel 1990 concorre alle elezioni presidenziali in Perù, ma è sconfitto da Alberto Fujimori. Nel 1996 è tra i fondatori della Fondazione Hispano Cubana che si propone di rafforzare e sviluppare i vincoli che da oltre cinque secoli legano i cubani agli spagnoli.
Oggi Vargas Llosa abita a Londra e da questa vibrante città continua a diffondere i suoi sempre acuti e interessanti articoli sui più disparati argomenti.
Foto: Daniele Devoti
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