L’Everest deve il suo nome al governatore generale dell’India che nel 1865 volle rendere onore al responsabile dei geografi britannici in India, Sir George Everest. In realtà essendo parte tibetano e parte nepalese lo si può veder chiamato meno comodamente come Chomolangma in tibetano o Sagaramatha in nepalese.
Le pareti a nord e a est sono tibetane e solo la parete sud-ovest è nepalese.
Si possono individuare due percorsi principali per l’ascesa al campo base: la via attraverso il colle sud e la cresta sud-est che è considerata la via tecnicamente più semplice e vi si accede dal Nepal.
Dal Tibet esiste invece la via per il colle nord e la cresta nord-est. Le stagioni migliori vanno generalmente da metà aprile all’inizio di giugno e da metà settembre a metà ottobre. Coloro che optano per la via del colle sud con un’ora di volo da Kathmandu atterrano a Lukla oppure a Shyangboche a 3.700 metri.
Può accadere tra fine ottobre e i primi di novembre che la pista di Lukla diventi un enorme accampamento.
Spesso infatti a causa del maltempo i voli vengono sospesi e in molti, con un minimo di allenamento alle spalle, si incamminano verso Surkhe raggiungendo Jiri in quattro/cinque giorni. Da Lukla al campo base situato a 5. 380 metri si arriva in sei/otto giorni considerando il tempo necessario per l’acclimatamento.
Passando dal Tibet si stabilisce il campo base ai piedi del ghiacciaio Rongbuck a 5.150 metri. Il campo base è servito da una strada sterrata che lo collega alla città di Tingri. Al campo base si trova anche il monastero di Rongbuck aperto tutto l’anno dove è possibile passare la notte.
L’Everest Tent Guesthouse è invece un complesso di tende da campo che viene però allestito solo durante l’estate.
È sempre consigliabile fare provvista di cibo nell’ultima cittadina prima del campo base, cioè Tingri.
Gli stranieri possono accedere al Tibet solo se accompagnati da una guida autorizzata dal governo cinese.
Inoltre un viaggio al campo base Everest richiede due tipi di permessi. Il permesso TTB, Tibet Tourism Bureau Permit o Permesso dell’Ufficio Turistico Tibetano e il permesso PSB che è un permesso di viaggio per stranieri. Il primo viene rilasciato dall’ufficio turistico tibetano di Lhasa; è richiesto per salire sull’aereo o sul treno e in generale a ogni posto di blocco. Il permesso per stranieri è invece un permesso speciale per coloro che vogliono visitare zone normalmente chiuse come l’Himalaya e va richiesto a Shigatse, a metà strada tra Lhasa e l’Everest.
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