Il 28 febbraio si è svolta l’edizione 2017 della Sahara Marathon, un’iniziativa di sport e sensibilizzazione di una regione troppo spesso dimenticata. La fine del colonialismo, l’indipendenza, le lotte per i confini e le guerre che si protraggono per decenni senza possibilità di soluzione. L’Africa ha visto nel corso della sua storia contemporanea troppi scenari come quelli sopra descritti. Un esempio è il Sahara Occidentale.
Ex colonia spagnola, il Sahara Occidentale è stato spartito tra Marocco e Mauritania. In questa regione per lungo tempo si è combattuto un conflitto che ha visto come vittime principali il popolo Saharawi.
Per questo motivo da 17 anni si corre ogni anno nel mese di febbraio la Sahara Marathon. Una corsa podistica, ma anche un’iniziativa umanitaria e di promozione dello sport, per mantenere alta l’attenzione sul destino di questo popolo.
La gara si è svolta il 28 febbraio. Oltre alla maratona tradizionale si è svolta la mezza maratona e le gare sulla distanza di dieci e cinque chilometri. Il percorso si snoda attraverso i campi profughi di Smara, Auserd e la capitale (ufficiosa) El Aaiun. Si trovano nel deserto del Sahara, a circa un’ora di distanza dalla città algerina di Tindouf, vicino ai confini con Marocco e Mauritania.
La Sahara Marathon è senza dubbio una corsa impegnativa, che si sviluppa lungo itinerari pietrosi alternati a zone sabbiose. La prima parte del percorso è in pianura per poi affrontare diverse dune di sabbia che mettono a dura prova le gambe dei corridori.
Se siete appassionati di corsa e volete affrontare una gara impegnativa in mezzo al deserto, la Sahara Marathon fa per voi. Un’iniziativa di sport e sensibilizzazione per uno dei popoli dimenticati dell’Africa.
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